LEQUILE/COPERTINO (Lecce) – Positivo all’alcol test passò con il rosso prima di investire e uccidere Osvaldo De Mitri, un 86enne, originario di Lequile, il pomeriggio del 31 ottobre 2023, all’uscita dalla clinica Città Bianca, alla porte di Lecce. L.M., cameriere di 46 anni, residente a Copertino, è finito sotto processo con l’accusa di omicidio stradale aggravato. L’uomo, difeso dagli avvocati Daniele Scala e Roberto Gubello, ha scelto di essere giudicato in abbreviato condizionato da una consulenza tecnica di parte. L’udienza è stata aggiornata al 1°luglio.
L.M., quel giorno, si trovava alla guida di un Fiat Doblò lungo la provinciale 7 che da Arnesano conduce verso Lecce. Non rispettò il rosso, racconta l’inchiesta condotta dagli agenti della polizia locale sotto il coordinamento del pm Alberto Santacatterina, e sulle strisce pedonali travolse l’anziano appena uscito dalla clinica insieme ad altre quattro persone, rimaste illese. L’anziano venne preso in pieno compiendo un volo di qualche metro e finendo al centro della carreggiata. I mezzi di soccorso giunsero dal vicino ospedale Vito Fazzi dopo pochi minuti ma il personale del 118 non riuscì a far altro che constatarne il decesso: troppo gravi le ferite riportate.
Il conducente del furgoncino arrestò la sua corsa partecipando, seppur in disparte, ai rilievi della polizia locale. Gli ulteriori accertamenti hanno delineato l’esatta dinamica con altri dettagli: il conducente del furgoncino, oltre ad aver superato l’impianto semaforico con il rosso e con un tasso alcolemico di 1,6 g/l, viaggiava a una velocità di 78 km/h su un tratto di strada in cui il limite è di 50. Le verifiche affidate a un consulente informatico hanno escluso che l’uomo fosse al cellulare nel momento in cui si è verificato l’incidente. I familiari della vittima, assistiti dagli avvocati Giuseppe Marasco e Davide Pastore, che si sono avvalsi di una consulenza sulla dinamica dell’incidente a firma dell’ingegnere Luigina Quarta, si sono costituiti parte civile.