SQUINZANO (Lecce) – Si avvicinò ad un pitbull aggredendo il padrone afferrandolo per il collo ma venne poi colpito con un pugno finendo per terra tanto da essere ricoverato in ospedale dove rimase in coma per settimane. Un’aggressione in strada rischiò di finire in tragedia. Accadde nell’aprile del 2021 per le vie di Squinzano: un banale battibecco per strada quando due uomini si incrociarono per strada. E.C.D.S., di 24 anni, si trovava in compagnia della fidanzata e del suo cane quando venne avvicinato da G.M.
Quest’ultimo fece un passo verso il pitbull stringendogli il muso. Alle richieste sul perché di quel comportamento nacque un alterco con il padrone, peraltro esperto di arti marziali, che rifilò a G.M. un pugno facendolo cadere per terra e poi ricoverato nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale Vito Fazzi dove è rimasto in coma per giorni. L’aggressore si sarebbe allontanato salvo poi ritornare sul luogo della discussione dove ha trovato i soccorritori.
Sulla scorta delle dichiarazioni raccolte nel corso delle indagini, coordinate dalla pm Maria Vallefuoco, venne identificato e denunciato E.C.D.S., di 24 anni, con l’accusa di lesioni personali gravi, reato per il quale è stato giudicato e processato davanti alla giudice monocratica Valeria Fedele. Il processo si è concluso con l’assoluzione dal reato a lui ascrittogli per essere lo stesso non punibile per sussistenza della scriminante della legittima difesa, così come sostenuto in aula dall’avvocato Cosimo Rampino. Per conoscere le motivazioni, l’avvocato di parte civile, il legale Paolo Maci, dovrà attendere i prossimi 60 giorni.