LECCE – È di questi giorni l’ incarico conferito dal giudice Pietro Errede all’avv. Maria Elisabetta Luisi del Foro di Bari di inoltrare a tre importanti testate giornalistiche pugliesi formale diffida a risarcire i danni causati al magistrato da alcuni articoli di stampa riportanti contenuti diffamatori “perché non rispondenti alle emergenze investigative della vicenda giudiziaria, che vede coinvolti il giudice Errede insieme al collega giudice Alessandro Silvestrini ed altri professionisti presso il Tribunale di Potenza”. Ebbene proprio con riferimento a quella vicenda, alcune note testate giornalistiche avevano lanciato articoli dal titolo o dal contenuto ritenuto da Errede lesivo della propria immagine e reputazione. In particolare in alcuni articoli si attribuivano ad Errede “fatti che non trovano alcun riscontro in atti, o si dava alla notizia un titolo assolutamente fuorviante, rispetto al contenuto dell’articolo stesso, tale da ingenerare nel lettore frettoloso, a detta di Errede, un giudizio negativo sulla sua persona e immagine”.
Per questo motivo, tramite il suo legale barese, ha diffidato le testate giornalistiche interessate, chiedendo loro di risarcire tutti i danni causati, a suo parere, da uno scorretto esercizio del diritto di cronaca. Ancora una volta quindi il giudice Errede “non rimane inerte nel far valere le proprie ragioni a tutela del suo nome e della sua immagine”. Altre iniziative assunte dallo stesso sono quelle relative all’introduzione di un giudizio civile risarcitorio nei confronti dello Stato italiano per responsabilità civile dei magistrati di Potenza e l’avvio di un procedimento penale presso la Procura di Catanzaro nei confronti dei magistrati lucani e dei militari del Nucleo PEF di Lecce per “espressioni offensive e omofobe utilizzate dagli stessi nella denominazione di alcuni atti di indagine”, fatto questo per il quale è stata anche presentata interrogazione parlamentare al Ministro Nordio.