LECCE – E’ pervenuta oggi via mail all’Assessorato alle Politiche Ambientali da parte dell’ARPA Puglia l’esito del primo monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici prodotti dagli Smart Meter, i nuovi contatori elettronici del gas che la ditta 2i Rete Gas di Milano sta installando in città in sostituzione di quelli tradizionali. Secondo quanto comunicato dall’Agenzia Regionale i livelli di campo elettromagnetico misurati nell’ambiente abitativo esaminato sono conformi ai limiti di legge stabiliti dalla normativa in vigore.
“Il Dipartimento Provinciale di Lecce dell’ARPA – fa sapere l’Assessore Andrea Guido – dietro nostra richiesta, durante la scorsa settimana, ha effettuato presso un condominio di Via Acclavio, a Lecce, un primo monitoraggio in prossimità di un’istallazione a batteria. Si tratta ancora di un accertamento preliminare ma, a quanto pare, anche in questo caso, i risultati sono rassicuranti. In ogni caso rimango convinto del fatto che le istituzioni hanno il dovere di incentivare le ricerche e le informazioni scientifiche indipendenti e che devono avere cura di non occultare risultati, dubbi e riserve, e quindi, in considerazione del principio di precauzione ALARA, attendiamo un nuovo rilevamento da effettuarsi con gli apparati funzionanti a regime. Non ci dobbiamo dimenticare che un rischio si può presumere esista anche a livelli inferiori ai limiti raccomandati e che ciò che costituisce un rischio accettabile può variare molto da individuo a individuo”.
Gli esiti delle indagini comunicati oggi, secondo quanto afferma Guido, verranno confrontati con le risultanze dei successivi controlli che verranno programmati non appena le installazioni verranno messe a regime e, soprattutto, sulla base delle ulteriori informazioni tecniche richieste alla società 2i Rete Gas.
L’Assessorato di Guido aveva già chiamato in causa lo scorso luglio ARPA, ASL e Prefetto. Le paure dell’assessore all’ambiente leccese, all’epoca, riguardavano soprattutto gli effetti che le radiazioni a radiofrequenze provenienti dai contatori intelligenti senza fili, potevano causare su taluni dispositivi medici personali. Impianti come pacemaker e stimolatori cerebrali profondi utilizzati per controllare l’agitazione del morbo di Parkinson, infatti, possono essere disattivati dalle interferenze a radio frequenza (RFI) causate dal segnale. In particolare, l’Assessore Andrea Guido, aveva preteso un parere tecnico-scientifico in merito alla pericolosità per la salute individuale e collettiva delle apparecchiature in questione.