Scendevano al sud dalla provincia di Ravenna, quando, sull’a14, all’altezza di Casalbordino, in provincia di Chieti, il tir sul quale viaggiavano ha sfondato il guardrail ed è precipitato dal viadotto, facendo un volo di oltre 30 metri.
Questo è quel che resta della motrice dell’autoarticolato a bordo del quale c’erano Marino Rosario, 48enne, nativo di Andria, ma trapiantato da anni ad Alezio, ed un 39enne marocchino, che si trovava alla guida del mezzo pesante. Per il leccese d’adozione, sposato e padre di due figli, tutti i soccorsi sono risultati vani; il 48enne, sbalzato dal tir in seguito all’impatto con il guardrail, è morto sul colpo. Gravissimo, invece, il nordafricano, ricoverato con prognosi riservata nell’ospedale di Vasto, dov’è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della polizia stradale di Vasto sud, all’origine della tragedia, avvenuta poco prima della mezzanotte di ieri, potrebbe esserci stata l’alta velocità che, insieme alla fitta nebbia presente in quel tratto autostradale, avrebbe fatto perdere all’autista il controllo del tir. L’autoarticolato sarebbe uscito di strada in un tratto rettilineo, al km 431, sul viadotto Passo di Coccia, divellendo oltre 40 metri di guardrail, per poi precipitare nella scarpata sottostante. Un burrone profondo oltre 30 metri, senza una via d’accesso diretto. Difficoltose le operazioni di recupero; i vigili del fuoco, servendosi di una gru, hanno dovuto lavorare per oltre 6 ore prima di recuperare i resti del tir, sul quale erano stipati pannelli di truciolato.
L’unica, magra, speranza, è che Marino Rosario non si sia accorto di nulla di quanto stava succedendo: l’autista del tir, infatti, interrogato dagli investigatori, ha riferito che il suo compagno di viaggio dormiva.
Nelle scorse ore, intanto, alla volta di Chieti è partita la moglie del 48enne, per il riconoscimento della salm