Revocata la misura degli arresti domiciliari per Andrea Morrone, la presunta talpa della Procura di Bari, accusato di aver effettuato accesso abusivo nell’archivio informatico della Procura di Bari e passato atti riservati alla stampa.
Questa la decisione del gip di Bari, Di Paola, in accoglimento dell’istanza dei suoi difensori presentata dopo che i pm titolari delle indagini avevano sentito l’esperto informatico, attualmente collaboratore di un quotidiano regionale. La notizia e’ stata data oggi dal suo difensore, l’avvocato Andrea Di Comite, che parla “di un provvedimento a favore del mio assistito motivato da carenza di gravi indizi di colpevolezza”. I pm titolari dell’inchiesta si erano opposti alla revoca dei domiciliari. Secondo l’accusa Morrone, nell’agosto del 2009, all’epoca in cui era consulente informatico per una societa’ che operava per conto degli uffici giudiziari avrebbe usato il suo ruolo, le sue competenze e conoscenze per accedere ad atti riservati, in particolare alcuni verbali di interrogatorio delle indagini sull’imprenditore sanitario Giampaolo Tarantini circa presunti illeciti nel sistema sanitario pugliese.