Campeggiare in un agriturismo è una formula che si sta rivelando vincente, apprezzata in modo particolare da chi intende trascorrere la vacanza “en plein air”. Un’analisi della Coldiretti, presentata al “Salone del Camper 2011”, in programma alla Fiera di Parma fino al prossimo 18 settembre, ha evidenziato quasi un migliaio di agricampeggi presenti sul territorio nazionale che rendono disponibili circa 8mila piazzole di sosta.
A gradire questa forma di turismo sono soprattutto i vacanzieri di settembre per i quali – sottolinea la Coldiretti – insieme alle mete tradizionali del mare e delle città d’arte, sono aumentate quelle legate alla natura in montagna, in campagna, nei parchi e nelle riserve. Secondo elaborazioni dell’associazione agrituristica “Terranostra”, su dati Istat, le piazzole di sosta rese disponibili dagli agriturismi sarebbero aumentate del 50% negli ultimi 7 anni. A conferma di come le nostre strutture si siano notevolmente attrezzate per cogliere le nuove esigenze di mercato. In Italia, l’agricampeggio è un fenomeno che ha preso piede un po’ ovunque: Abruzzo, Puglia, Campania e Veneto, sono comunque le regioni che attestano la maggiore offerta. L’interesse per l’agricampeggio – continua la Coldiretti – è favorito dalla possibilità di conciliare la vacanza all’aria aperta con il gusto di assaporare i prodotti tipici locali a “chilometro zero”, vale a dire direttamente dal produttore agricolo. “Una opportunità che solo gli agriturismi italiani possono offrire”, spiega il presidente di “Terranostra” Tulio Marcelli, il quale sottolinea come l’Italia sia l’unico Paese a poter offrire un qualcosa come 229 prodotti a denominazione, riconosciuti dall’Unione Europea, e ben 4.606 specialità tradizionali censite dalle regioni. Per non parlare poi dei vini: 509 i prodotti, di cui 331 a denominazione di origine controllata (D.o.c.), 59 a denominazione di origine controllata e garantita (D.o.c.g.) e 119 ad indicazione geografica tipica (I.g.t.).