Allarme cassa integrazione in deroga in provincia di Lecce, con 3.000 lavoratori a rischio. Lo lancia la Cgil di Lecce. “L’autorizzazione agli anticipi di quattro mesi della cassa integrazione in deroga (cigd) regionale da parte dell’Inps e’ scaduta lo scorso 31 ottobre -spiega la segretaria confederale
Cgil Lecce, Daniela Campobasso- e sono circa tremila, nella provincia di Lecce, i lavoratori interessati, tra cui i cassintegrati di Adelchi, Filanto e di una miriade di aziende in crisi, che, da questo momento, rischiano di rimanere senza l’indennità, in assenza del nuovo decreto regionale sull’erogazione della cigd”.
“Il buio nel quale brancolano i settori produttivi della provincia di Lecce, in particolare il manifatturiero, viene intensificato -ribadisce la dirigente sindacale- dalla situazione di stallo in cui si trova a Roma l’accordo di programma, firmato nel 2008, e su cui nulla si muove, se non la notizia di una serie di manifestazioni di interesse da parte di imprese che vorrebbero investire sul nostro territorio e i cui progetti sono ancora al vaglio della Commissione di vigilanza”.
“Consapevoli del fatto -aggiunge- che il periodo di grave crisi occupazionale mette anche gli uffici regionali competenti nelle condizioni di gestire una situazione pressochè emergenziale, riteniamo doveroso fare appello all’assessorato al Lavoro della Regione Puglia affinchè il problema venga tempestivamente risolto, per dare una certezza di reddito, se pure esiguo, a migliaia di famiglie. Per loro l’approssimarsi del periodo natalizio e della fine dell’anno rappresenta, ormai da tempo, un’occasione dal sapore tutt’altro che festivo”