“Quando mio zio firmò l’atto fondativo della UIL mai avrebbe immaginato che il suo sindacato ideale sarebbe caduto così in basso da spingersi a diffamare un onesto lavoratore resosi colpevole di avere assunto un legittimo provvedimento disciplinare verso un sindacalista dello stesso sindacato.
Mi meraviglia molto la caduta di stile di Alberto Civica, il quale, non conoscendo per sua stessa ammissione le vicende interne alla nostra Università, non si sia preoccupato di contattare questa Amministrazione per le vie istituzionli invece di utilizzare gli stessi canali comunicativi così cari ai nostri sindacalisti e la stessa semantica aggressiva e volgare (basti vedere la violenza segnica di un intero testo in caratteri maiuscoli) che sembra essere diventata propria di questo sindacato.
Invece di esprimersi in modo cosi perentorio su questioni statutarie che ovviamente non conosce, avrebbe potuto incontrarmi (visto che era a Lecce) e chiedere tutte le spiegazioni che desiderava e ricevere tutte le spiegazioni del caso.
Civica, poi, non può non conoscere i fatti relativi all’Università di Siena, visto che ha un presidio sindacale anche lì, ed è quindi in grado di rispondersi da solo alle infamanti illazioni del suo collega nei confronti del Direttore Miccolis, con il quale doveva avere un buon rapporto visto che gli ha sollecitato più volte di ritirare il provvedimento disciplinare comminato al suo rappresentante locale. Come anche Egli dichiara, è in corso una vicenda giudiziaria sul punto, perchè, quindi, non lasciare che sia la magistratura a decidere con la riconosciuta serenità se il provvedimento disciplinare erogato sia o meno corretto? Ho detto ad altri e lo ripeto ora ad Alberto Civica, che non siamo ricattabili e tuteliamo l’istituzione contro chiunque le faccia danno.
E’ notizia dell’ultima ora la sentenza che ci dà ragione del ricorso contro questa Amministrazione, che per la terza volta è stata oggetto di un ex-art. 28 per comportamente antisindacale, e per la terza volta ha vinto. Forse farebbe bene l’intera UIL e qualche altro sindacato a interrogarsi sulla reale situazione dei rapporti tra questa Amministrazione e alcuni dei suoi rappresentanti sindacali.”