La fumata nera per i 72 dipendenti dell’ipermercato Billa di San Cesario arriva da Roma. Il tavolo con la proprietà, vale a dire il gruppo Rewe, e i sindacati non ha portato nessuna buona nuova. Anzi. Sono state respinte le richieste del sindacato Uiltucs Uil di sospendere le procedure di mobilità e garantire la cassa integrazione annuale.
Dunque, ciò significa che si va avanti con i licenziamenti. Per questo domani pomeriggio scatterà la prima assemblea dei lavoratori per programmare un nuovo pacchetto di scioperi.
Il punto vendita di San Cesario, infatti, dapprima escluso dal pacchetto acquistato dal gruppo Conad, sarebbe ora al centro di una nuova trattativa. Ma “Rewe non ha voluto nemmeno comunicare i nomi degli operatori commerciali interessati -commenta il segretario regionale Uiltucs, Giuseppe Zimmari-. Sappiamo solo di un interesse manifestato da un operatore nazionale che opera in franchising, mentre la trattativa con un secondo interlocutore territoriale sembra ferma al punto di partenza. L’azienda si comporta come un muro di gomma che respinge ogni domanda”, incalza Zimmari. Di certo, il problema rimane quello del mantenimento dei livelli occupazionali. L’interlocutore nazionale avrebbe già comunicato, infatti, una scarsa disponibilità ad assorbire l’intera forza lavoro. E la trattativa è complicata anche dal costo d’affitto della struttura che ha rappresentato, da subito, un ostacolo per chi era interessato a subentrare nell’ipermercato. “L’unico impegno preso da Rewe è stato quello di aggiornarci sugli sviluppi nella trattativa per la cessione del punto vendita”, precisa Zimmari. A Roma si ritornerà fra un mese, il 28 marzo, mentre gli incontri continueranno su tavoli territoriali.