Il sindaco di San Cesario, Antonio Girau, prende carta e penna e scrive al Prefetto di Lecce Giuliana Perrotta. La vertenza dei 72 lavoratori dell’ipermercato Billa richiede tempi più celeri.
“In questi giorni ho sollecitato, d’intesa con le organizzazioni sindacali, la convocazione della Task force regionale per l’occupazione tramite gli Assessorati allo sviluppo economico e al lavoro della Regione Puglia”. Una vertenza, in realtà, non locale, ma di respiro nazionale. La struttura di San Cesario, ritenuta poco competitiva, rientra fra le sei, in tutta Italia, escluse dalla cessione dei punti vendita della catena Billa, dalla società Rewe alla Conad. I dipendenti aspettano ora la lettera di licenziamento collettivo e l’apertura delle procedure di mobilità. “Per questa ragione sono qui a chiederle di porre in essere ogni iniziativa che ritenga opportuna- continua Girau- affinché la sofferenza delle 72 famiglie coinvolte possa trovare adeguata risposta da parte delle Istituzioni”. Sì, ma quali sono le iniziative da poter metter in campo? A proporle è la Uiltucs: “Puntiamo su prodotti salentini per incrociare i nuovi bisogni dell’ utenza locale- spiega Giuseppe Zimmari, segretario regionale-. Per i dipendenti Billa si può immaginare un percorso formativo in vista di una riqualificazione professionale. Il punto vendita di San Cesario, infatti, si trova in una posizione logistica ottimale e può diventare il volano di una proposta commerciale innovativa, centrata sui bisogni dei clienti: la promozione dei prodotti salentini è la strada per valorizzare al massimo l’identità locale. Una sfida importante, quindi, lanciata all’imprenditoria salentina che ha il vantaggio di ridurre i costi di trasporto e, di conseguenza, il prezzo del prodotto per l’utenza finale”.