Condanne ritoccate in appello nel processo nato dall’operazione “Motorace”. La Corte, presieduta dal giudice Rodolfo Boselli, ha rivisto alcune delle pene inflitte ad alcuni degli arrestati nel corso del blitz, condotto dai carabinieri del Ros, nel 2009.
Un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce che ha permesso di sgominare, in seguito alla cattura del latitante Antonio Palazzo, una presunta organizzazione finalizzata al traffico di droga.
L’accusa di associazione per delinquere è caduta per diversi imputati. La Corte ha infatti ridotto alcune pene, come nel caso di Vincenzo Amato, presunto esponente del clan “Coluccia” di Galatina (da 10 anni a 8 anni e 8 mesi); Adriano Brunetti e Giovanni Casaluci, (già condannati a 8 anni, ora assolti per non aver commesso il fatto).
Confermate, invece, le condanne inflitte in primo grado a Giovanni Perrone (16 anni), Mario Leone (10 anni), Roberto Maggio (8 anni), Raffaele Martena (16 anni), Francesco Pompilio De Tommaso (10 anni), Michele Calzolaio(10 anni).