Non un grandissimo Lecce, non la replica del primo tempo della scorsa settimana, ma neanche il Lecce arrendevole di quel secondo tempo. Quel che conta è però aver visto un Lecce ancora vincente, questa volta in trasferta e contro un avversario tuttaltro che sprovveduto.
Il Cuneo, si badi bene, non è sembrato squadra materasso; soprattutto nel corso del primo tempo ha sovente messo in difficoltà la compagine giallorossa.
Partenza a spron battuto da parte dei piemontesi che cercano così di sorprendere i giallorossi: non si tratta di sola foga agonistica, c’è anche buona qualità e proprietà di fraseggio da parte dei ragazzini di Ezio Rossi. Il Lecce si adegua immediatamente, chiude i varchi (non tutti) e organizza le ripartenze con manovre ariose e sempre molto elaborate. Il vantaggio dei giallorossi matura da battuta d’angolo con Ciccio Esposito che prolunga in rete una deviazione di testa. La reazione del Cuneo è veemente; il pacchetto difensivo giallorosso è messo alla frusta ma tutto sommato se la cava.
Al 20°, però, il Cuneo pareggia su calcio di rigore concesso per fallo di Benassi (ammonito); i biancorossi insistono, creano pericoli con Fantini potente e sgusciante mentre nel Lecce si alza il tasso di imprecisione, la manovra non scorre fluida come nei primi minuti di gioco. Quella superiore qualità di cui vengono accreditati Giacomazzi e compagni si vede solo a sprazzi e per giocate individuali; prevalgono piuttosto gli svarioni mentre il Cuneo si conferma più volte insidioso nell’area di Benassi. Ma quando il suo portiere respinge corto, Bogliaccino è li’ pronto a sparare una cannonata in rete. Si va dunque all’intervallo con il Lecce in vantaggio per due reti ad una.
Nell’intervallo Lerda si sarà fatto sentire perchè il Lecce che rientra in campo è più attento ed anche più sollecito nel far circolare la palla; ora il Cuneo si trova di fronte ad una squadra più equilibrata dal punto di vista della applicazione e dunque meno facilmente aggirabile. Lerda manda in campo Falco in sostituzione di Pià: un cambio per ossigenare il centrocampo un pochino a corto di fiato. Il Lecce amministra il vantaggio e lo conduce in porto.
Due partite sei punti; il resto è piacevole accademia dialettica.
Gavino Coradduzza