Ingrana la retromarcia il progetto per la nuova torre delle emergenze urgenze al Vito Fazzi di Lecce. La Regione Puglia, infatti, ha imposto alla Asl la revoca della nomina del Rup, il Responsabile unico del procedimento, bocciando così la decisione con cui il direttore generale, Valdo Mellone
, aveva deciso di riconfermare l’incarico all’ingegnere Antonio Stomeo, per quanto questi stesse andando in pensione. La delibera incriminata è datata 30 agosto, Stomeo è stato collocato a riposto giusto il 1′ settembre. Ciononostante, la Asl ha scelto di procedere, con un contratto a tempo determinato fino all’estate del 2014. La spiegazione, per i vertici dell’azienda sanitaria, è duplice ed è da rintracciare, da un lato, nell’esigenza di non provocare interruzioni nel procedimento così delicato, dall’altro, di non sovraccaricare ancora di più gli altri tre dirigenti in servizio, già “impegnati, oltre che in attività ordinarie di notevole complessità, anche nella realizzazione di altre opere”. Per la Regione, tuttavia, è tutto da rifare. La legge sulla spending review impone alle pubbliche amministrazioni il “divieto di conferire l’incarico di studio, ricerca e consulenza a personale collocato in quiescenza e che ha svolto, nel corso dell’ultimo anno, funzioni e attività corrispondenti a quelle dello stesso incarico oggetto di consulenza”. Questo scoglio era stato superato dalla Asl grazie al parere del suo legale di riferimento, il prof. Ernesto Sticchi Damiani, per il quale la deroga era possibile in virtù della specialità e della non ordinarietà dell’attività svolta. Insomma, non rientra nella routine della Asl gestire un cantiere di questo tipo. A subentrare a Stomeo, ora, sarà Fiorenzo Pisanello, già direttore di Gestione dell’Area tecnica. “Questo riportare su personale già oberato l’appalto più importante della nostra storia recente- commenta il numero uno di via Miglietta, Valdo Mellone- non farà altro che rallentare i tempi di avvio del cantiere. La Regione avrebbe dovuto rendersene conto”.