Mentre le primarie del centrosinistra sono in dirittura d’arrivo, nel centrodestra crescono i dubbi. Intanto, sono state diffuse, con un comunicato del Pd, le “istruzioni per l’uso” delle primarie che il 25 novembre, dalle 8.00 fino alle 20.00, presso l’Hotel Tiziano, permetteranno di scegliere uno dei cinque candidati del centrosinistra: gli aspiranti premier alle elezioni politiche 2013 sono Bersani, Vendola, Renzi, Puppato e Tabacci. È inutile ripetere le polemiche sui regolamenti, già ampiamente illustrate dal sindaco di Firenze, l’unica cosa da sottolineare è che questa volta bisognerà prima provvedere registrarsi in un apposito albo.
«Per votare – recita il comunicato – è necessario registrarsi all’Albo degli elettori del PD, lo si può fino a sabato 24/11 presso la sede del PD cittadino sito in Via Milizia a Lecce, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12 al mattino e nel pomeriggio dalle 17 alle 20, oppure nella giornata di domenica direttamente al seggio, dove saranno predisposte postazioni apposite. Per la registrazione è necessario presentare la tessera elettorale, un documento di identità valido, e pagare un contributo di 2 €. Ad ogni elettore delle Primarie, verrà rilasciata un’ulteriore tessera, di Elettore del PD, da presentare al momento del voto». Sono ammessi al voto tutti i cittadini dotati dei diritti di voto in Italia e coloro che compiono 18 anni entro il 25 novembre; ammessi anche i cittadini europei con residenza in Italia e gli extracomunitari con permesso di soggiorno regolare e carta di identità. Per i fuori sede in Italia: è necessario comunicare, entro il 23 novembre, di voler votare presso la sede del Coordinamento provinciale dove si trova al momento delle primarie.Il comunicato si chiude con un suggerimento: «Si consiglia ai cittadini di registrarsi presso la sede del PD di Via Milizia, al fine di evitare code e lunghe attese ai seggi domenica durante le operazioni di voto».
Ben diverso il clima nel centrodestra, dove in molti dubitano perfino della possibilità di fare le primarie in tempi così ristretti. In una recente video-intervista al Corrieresalentino.it, l’ex ministro Fitto ha indicato le primarie come unica via per la salvezza di un partito duramente provato. I presupposti, intanto, non fanno ben sperare: c’è da mettere in conto la diffidenza di Berlusconi e le undici candidature, che in molti casi potrebbero essere solo un modo per mettersi in mostra, visto che molti candidati non arriverebbero nemmeno al 5 per cento.
Per Adriana Poli Bortone le primarie del Pdl rappresentano «un’occasione persa», perché non sono stati coinvolti i possibili alleati, inoltre gli undici candidati mettono in luce una frammentazione interna. «Tutta questa compattezza sul segretario eletto non esiste probabilmente, altrimenti non si sarebbero candidati in tanti», puntualizza la senatrice. Adriana Poli Bortone esprime dubbi anche sulla possibilità che il Pdl possa fare le primarie: «Si capisce chiaramente che Berlusconi pensa che sia una partita persa: ho più di qualche dubbio sulla celebrazione di queste primarie». Le perplessità della presidente di “Grande Sud” sono state inserite, nero su bianco, in un comunicato diffuso in mattinata: «È un peccato che queste primarie del Pdl siano un’ occasione mancata. Non solo perché utili alla regolamentazione delle primarie in genere e ottima forma di selezione del personale politico; ma soprattutto perché necessarie per tentare di allargare le primarie stesse a soggetti esterni al Pdl, cercando così di creare i presupposti di future alleanze. E questa rappresenterebbe la grande occasione mancata».