Oltre seicento visite per “Dipinti del Barocco Romano da Palazzo Chigi in Ariccia” la mostra allestita dall’Amministrazione Comunale di Cavallino sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica nella sfarzosa galleria del Palazzo Ducale dei Castromediano e inaugurata da Vittorio Sgarbi lo scorso 22 settembre.
Quaranta i capolavori esposti nella magnifica la sala, la mostra ha accolto numerosi gruppi organizzati di scuole, istituti d’arte, associazioni e delegazioni di amministrazioni comunali pugliesi interessati all’evento. La mostra resterà aperta fino al prossimo 16 dicembre con i seguenti orari: 9.30-12.30 e 16.30-20, tutti i giorni escluso il lunedì. Info e prenotazione visite guidate 320/7075429. Ingresso libero.
L’esposizione è curata da Francesco Petrucci, conservatore di Palazzo Chigi di Ariccia, e presenta una selezione di quaranta importanti dipinti del XVII secolo conservati nel Palazzo Chigi di Ariccia (Roma), sede del Museo del Barocco Romano, punto di riferimento internazionale per gli studi sul collezionismo e sull’arte barocca italiana, con particolare focalizzazione su Roma. Finalità dell’evento è quella di proporre un inedito e stimolante gemellaggio tra il Barocco leccese e il Barocco romano, momento di riflessione sul rapporto culturale tra due dei principali centri del Barocco in Italia. Sono esposti capolavori di grandi artisti attivi nel Seicento, tra cui Giovan Battista Gaulli, Ferdinand Voet, Francesco Trevisani, Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato, Carlo Maratti, Viviano Codazzi, Mattia Preti, Salvator Rosa, Pier Francesco Mola, Pietro da Cortona, Andrea Pozzo e Gian Lorenzo Bernini – con l’intento di offrire un quadro indicativo incentrato soprattutto sull’evoluzione della pittura barocca romana per circa un secolo. Le opere esposte provengono in parte dalla collezione Chigi, ma anche dalle prestigiose collezioni di Fabrizio Lemme, Maurizio Fagiolo, Oreste Ferrari e Renato Laschena, confluite per donazione nel Palazzo Chigi di Ariccia. L’esposizione è articolata in sezioni tematiche, che corrispondono ai diversi generi pittorici presenti nel Seicento: dalla pittura di ritratto, tesa a celebrare i personaggi importanti delle casate, alla pittura di paesaggio e veduta, spesso con l’illustrazione dei feudi di famiglia, alla pittura decorativa, attraverso modelli e bozzetti finalizzati alla realizzazione di cicli decorativi in chiese e palazzi, alla pittura per pale d’altare con modelli o bozzetti per dipinti in chiese e cappelle private, alla pittura da quadreria per le collezioni private in palazzi e ville.