Francesco Campobasso, 63 anni e il figlio, Giuseppe, di 35, di Lecce, e un avventore, Daniele Mancarella, di 42 anni, residente a Copertino, sono stati condannati con le accuse di rissa aggravata e lesioni personali.
Alla zuffa avrebbe partecipato anche il fratello di Mancarella, Andrea, deceduto, nel frattempo, in un incidente stradale. La scazzottata risale al sette ottobre del 2006 all’ingresso di un locale di San Donato, Giuseppe Campobasso subì le conseguenze peggiori. Venne giudicato guaribile in venti giorni per un trauma cranico e addominale.
Anche il padre di Giuseppe dovette fare ricorso alle cure dei sanitari mentre Daniele Mancarella venne medicato allo zigomo destro e dimesso con una prognosi di otto giorni. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Cosimo Castrignanò e Claudio Rizzelli che avevano sollecitato l’assoluzione dei loro assistiti.
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