Basta un gol per tempo al Lecce per chiudere la pratica Como dinanzi al pubblico del Via del Mare. I faccioni uruguagi di Giacomazzi e Chevanton sono i mattatori della gara e i simboli di un Lecce rigenerato dalla cura Toma.
Il 2 – 0 ai danni della compagine di mister Paolucci ha permesso ai giallorossi di consolidare il primo posto della classifica complice il turno di riposo del Trapani e il mezzo passo falso del SudTirol. La gara diretta dal signor Rocca di Vibo Valentia è stata per lunghi tratti soporifera, ma ha messo sotto i riflettori un Lecce padrone del campo per tutto l’arco della gara. L’espulsione di Marchi nel primo tempo ha facilitato il compito dei Toma Boys che si sono limitati a controllare gli avversari senza correre particolari rischi e pungendo con l’ausilio dei tarantolati Falco e Chiricò.
CRONACA DELLA PARTITA
Dopo aver osservato il minuto di silenzio in memoria dell’allenatore del Benevento Carmelo Imbriani, la gara inizia su buoni ritmi con le due squadre che si affrontano a viso aperto. Nei primissimi giri di orologio il Lecce ci prova dalla distanza con Falco prima e con Memushaj poi, senza inquadrare lo specchio della porta. Gli ospiti tentano invano di rispondere alle iniziative dei Toma boys, ma al minuto 20 arriva la svolta della gara: Jeda, lanciato a rete da un lancio di un suo compagno, taglia a fette la difesa comasca e viene atterrato alle spalle da Marchi. Fallo da ultimo uomo, chiara occasione da gol e rosso diretto. Il calcio di punizione che ne consegue e calciato da Falco a limite dell’area non sortisce gli effetti sperati, ma con la complicità della superiorità numerica il Lecce aumenta i giri del motore creando occasioni a grappoli. Al minuto 25 Chiricò semina il panico sull’out di destra e mette in mezzo un pallone velenoso deviato da Migliorini sul palo. Nell’ambito della stessa azione la palla torna in area piccola trovando la spaccata di Jeda che, a sua volta, coglie il secondo clamoroso legno nell’arco di una manciata di secondi. Il doppio palo è il preludio al vantaggio giallorosso che si materializza al 33° con l’urlo di capitan Giacomazzi: il solito Chiricò scodella al centro per la testa di Falco che fa da torre per l’uruguaiano, abile a girarsi in un fazzoletto e battere Perucchini alla sua sinistra. Il Como non reagisce e i giallorossi continuano a macinare gioco e occasioni in cerca del colpo del k.o. Ci prova Jeda al 38° con un destraccio in area che impegna l’estremo difensore comasco; sulla respinta centrale del portiere è ancora il brasiliano a tentare la conclusione trovando solo il fondo. Sul finire di frazione è Chiricò a tentare il colpo ad effetto con una conclusione mancina che si spegne tra le braccia di un Perucchini costretto agli straordinari.
Nella ripresa la gara si spegne e il Lecce gioca con l’orologio prediligendo il possesso palla. Donnaruma e soci non si rendono mai pericolosi dalle parti di Benassi e i giallorossi lasciano scorrere la partita sino all’inzuccata di Chiricò imbeccato da un perfetto cross di Falco. Il colpo di testa del talento salenitino è forte ma trova i guanti di Perucchini che tiene in partita sino ai minuti finali i suoi compagni. Al minuto 81 entra in campo Chevanton e Dramè per gli esausti Jeda e Chiricò, ed è proprio Cheva a mettere il sigillo sulla partita nell’extra time: un recupero sulla trequarti avversaria di un monumentale Giacomazzi favorisce l’inserimento sulla destra del numero 19, che con un diagonale chirurgico infila Perucchini mettendo il punto esclamativo alla gara e mandando in visibilio il pubblico giallorosso.