C’è chi vince semplicemente e chi, come Jacopo Madaro, sottomette l’avversario costringendolo a prendere coscienza della sconfitta, della resa. La pietà manifestata attraverso quei due colpi sul tappetto che suggellano il trionfo del più forte in contrapposizione all’impotenza del più debole,
è un avvenimento a cui il giovane Madaro si è piacevolmente abituato. Il pupillo dello “Shark Team” di Lecce e del suo maestro Francesco Mazzotta si sta facendo largo nella disciplina della MMA (arti marziali miste) dopo aver centrato la seconda vittoria consecutiva allo scorso evento del “Challenger Muay Thai” contro il malcapitato Antonino Carticiano del Team Valetudo Manduria. Archiviata la vittoria ottenuta contro Mario Conte del South Cage Team di Carovigno in occasione dell’evento denominato Fight Clubbing, il classe ’90 ha impiegato poco più di due minuti a chiudere la pratica Carticiano mandando in visibilio il pubblico del PalaVentura. Nonostante la giovane età, il fighter originario di San Donato annovera nel suo palmares i trionfi su scala nazionale conseguiti nel 2010, 2011 e 2012 nella disciplina del Pankration (MMA light). Successi che gli hanno permesso di gareggiare in competizioni internazionali tra cui spicca il prestigioso secondo posto conquistato al mondiale dell’edizione 2010. L’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura della MMA (fenomeno ancora in fase di evoluzione sul panorama nazionale), è il vero traguardo di Madaro e del suo team che, attraverso il lavoro e il sacrificio, sta portando questa affascinante attività ad avvicinare un gran numero di appassionati. “Sono soddisfatto dell’esito del match – ha affermato Madaro – e spero un giorno di poter competere in questa disciplina a livello internazionale. Il mio sogno è quello di misurarmi con i migliori atleti in circolazione. Sono onorato che il mio incontro abbia preceduto il main event di Fabio Siciliani e lo ringrazio per avermi dato l’opportunità di combattere nel contesto di un evento di simili proporzioni. Un ringraziamento speciale va al mio maestro Mazzotta e a tutto il team senza il quale non sarei riuscito a conseguire tali risultati. È stata una serata perfetta dove colgo l’occasione per menzionare il mio amico Eros Rollo che ha combattuto un grande match prima del mio confronto con Carticiano, infiammando il pubblico del Palazzetto dello Sport. Le dichiarazioni fiume del talento leccese hanno successivamente intaccato l’aspetto prettamente tecnico dell’incontro: “mi sono preparato a questo match cercando di migliorare lo striking (lotta in piedi a distanza) perché il mio avversario era al corrente delle mie abilità nella lotta a terra. Tuttavia sono riuscito ad eludere gli attacchi del mio avversario sfruttando al meglio le mie peculiarità e portando a casa la vittoria per sottomissione”.