Sulla base delle molteplici istanze delle sigle sindacali Cisl F.P.S., Uil Pa e Confsalfi, i dipendenti dell’Agenzia delle Dogane hanno indetto un’assemblea. In tale incontro è emerso evidente il grave stato di malessere lavorativo del personale operante e del clima irrespirabile esistente in ufficio a causa delle problematiche di seguito elencate. Premesso che a seguito del decentramento degli Uffici regionali della ex Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato a decorrere dal primo marzo 2011 sono state istituite sedi distaccate in ogni Provincia. Ciò al fine di migliorare il servizio offerto agli utenti evitando antieconomiche ed onerose trasferte dalla lontana sede regionale.
Premesso che tali Sedi distaccate sono state costituite facendovi affluire l’esperienza del personale già in servizio presso le ex Manifatture dei Tabacchi nonché le professionalità già in servizio presso le Direzioni provinciali del Tesoro. Quindi si tratta di personale che nel suo complesso è in grado di svolgere qualsiasi attività tecnica ed amministrativa purché gli siano forniti i mezzi idonei.
Premesso inoltre che la finalità della legge, come noto, è quella di ottenere un notevole risparmio della spesa pubblica, un aumento delle entrate erariali potenziando l’azione di controllo e di verifica contrastando scommesse clandestine e gioco illegale e di definire misure di prevenzione per contrastare la ludopatia e l’accesso al gioco di soggetti minorenni. Il personale riunito in assemblea ha evidenziato una situazione completamente opposta allo spirito della legge.
Infatti l’assenza di un Dirigente ha comportato: un blocco dell’attività istituzionale in materia di verifiche ispettive di giochi e lotto; notevole ritardo nell’espletamento delle pratiche in materia di concessioni relative a rivendite tabacchi arrecando grave nocumento all’utenza che giornalmente manifesta animatamente il proprio disagio; spreco di risorse pubbliche in tema di costi relativi a trasferte da Bari a Lecce (benzina, straordinari e buoni pasto): non si capisce bene come mai attività che possono essere svolte da personale ormai professionalizzato in servizio in loco debbano essere svolte da altri colleghi che vengono sul territorio di Lecce con tutto ciò che comporta in termini di maggiori spese a carico dello Stato (ci chiediamo se ciò non costituisca un grave danno erariale); evidente disparità di trattamento tra il personale della sede regionale e quello delle sedi distaccate in tema di orario di lavoro, competenze accessorie, straordinari, formazione. Tutto quanto sopra premesso proclamano lo stato di agitazione e chiedono alle autorità in indirizzo di attivarsi con urgenza al fine di risolvere le problematiche evidenziate e restituire dignità e serenità ai lavoratori della sede distaccata di Lecce. “Ci auguriamo un intervento immediato e tempestivo degli organi competenti, che riporti serenità e dignità ai lavoratori della sede” così come dichiara il responsabile provinciale della Cisl, Dario Panìco.
F.O.