Positivo l’esito dell’incontro al ministero dello Sviluppo Economico per sbloccare la situazione dei 600 lavoratori Filanto. Il vertice a Roma si è concluso dopo ben quattro ore di discussione, alla presenza dei rappresentanti del Ministero dello Sviluppo economico, di una folta delegazione dell’azienda con il presidente Antonio Sergio Filograna, e dei parlamentari Bellanova, Marti, Capone, Palese, dell’assessore Ernesto Toma per la Provincia di Lecce e degli assessori Caroli e Capone per la Regione Puglia. Lunedì i funzionari del ministero dello Sviluppo economico e del Lavoro si ritroveranno per esaminare il piano di rilancio aziendale e per trovare la via di uscita per la concessione della cassa integrazione. Un altro importante risultato è l’impegno strappato ai responsabili dell’azienda: il versamento di un anticipo alle famiglie che sono senza reddito da gennaio. Giovedì in un incontro in Prefettura saranno stabilite condizioni e cifre. Il sequestro conservativo messo in atto dalla finanza nei confronti dell’azienda ha fatto saltare il concordato basato sulla liquidazione delle aziende, facendo venire meno i requisiti per la concessione della cassa integrazione e generando la situazione attuale: 600 famiglie senza reddito. Servono oltre 3 milioni per coprire le mensilità mancanti da gennaio. Ora, però, tutti i soggetti sembrano disponibili a sbloccare la situazione.
“Si è trattato di un incontro produttivo, ma interlocutorio”, commentano Salvatore Giannetto, segretario generale Uil Lecce e Franco Nastrini, segretario provinciale Uiltec, che spiegano: “Lunedì prossimo la Regione incontrerà i ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico per trovare soluzioni straordinarie finalizzate a colmare le mensilità pregresse, vale a dire quanto dovuto ai 600 lavoratori del cluster Filanto da gennaio a oggi. Purtroppo l’azienda, a suo tempo, ancora prima del sequestro da parte della Guardia di Finanza, non ha presentato il concordato preventivo per ottenere la concessione della cassa in deroga ministeriale. Ecco perchè occorre che i ministeri trovino una soluzione straordinaria. Nel frattempo, giovedì prossimo, in Provincia, verificheremo la volontà da parte dell’azienda di venire incontro a questa situazione drammatica per gli operai che ormai hanno il sangue agli occhi, anticipando almeno una parte dei soldi dovuti ai lavoratori, in attesa della risposta da parte dei ministeri competenti. Intanto – concludono – l’azienda dovrà adoperarsi per ottenere subito gli ammortizzatori sociali utili a salvare il futuro di centinaia di lavoratori e su questo, come Uil, continueremo a vigilare”.
Positivo il commento dei parlamentari che hanno partecipato all’incontro: “La situazione degli oltre 600 operai del Gruppo Filanto senza stipendio né cassa integrazione da otto mesi e in attesa di certezze sul passato il presente ed il futuro, è stata al centro di un incontro proficuo questo pomeriggio presso il Ministero dell Sviluppo Economico. Abbiamo garantito e confermato la nostra piena disponibilità e lo stesso hanno fatto il Direttore Generale del Mise Dott. Castano, l’azienda, le Organizzazione Sindacali, la Regione Puglia e sono state gettate le basi per risolvere a breve sia la questione della Cigs arretrata, sia quella della prospettiva futura che prevede un piano di rilancio aziendale“. Lo dichiarano in una nota i Deputati salentini del Pdl, On. Rocco Palese e On. Roberto Marti. “Giovedí ci sarà un incontro in Prefettura a Lecce tra Azienda e Sindacati, mentre lunedí prossimo si incontreranno rappresentanti del Mise e del Ministero del Lavoro.Oggi quindi è stata tracciata la road map per procedere, speriamo velocemente, a risolvere i due aspetti di questa complicata e grave vertenza: quello fondamentale delle mensilità arretrate di Cassa integrazione e quello della gestione del presente e del futuro per garantire il rilancio dell’azienda e, quindi, una prospettiva certa e serena per gli oltre 600 lavoratori e le loro famiglie”.