TREPUZZI (Lecce) – Bande a Sud, dopo il successo di presenze ed energia dei giorni scorsi, continua sul cerchio dei nomi internazionali più radicalmente legati all’universo del mondo bandistico; e in questo caso il nome è una storia tra le più roboanti e colorate che si possano immaginare: Goran Bregovic e la Wedding & Funeral Band. La storica formazione composta di fiati, percussioni e voci bulgare, sarà capace di regalare una nottata davvero fuori dai ranghi e dal sentimento travolgente: If you don’t go crazy you’re not normal (Chi non diventa pazzo non è normale!) è il nome del tour che il musicista serbo sta portando in tutta Europa. Due ore di pura energia in cui la band gitana spazierà dai suoi grandi successi, agli ultimi album (Alkohol e Champagne for Gypsies), con qualche anticipazione di brani del nuovo album in uscita il prossimo anno. “Con le radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, le composizioni di Goran Bregovic mescolano le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare, una chitarra elettrica e percussioni tradizionali con delle accentuazioni rock, dando vita a una musica che ci sembra istintivamente di riconoscere e alla quale il nostro corpo difficilmente sa resistere”.
Con la radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, le composizioni di Goran Bregovic mescolano le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare, una chitarra elettrica e percussioni tradizionali con delle accentuazioni rock.
Nato a Sarajevo da madre serba e padre croato, Goran Bregovic crea i suoi primi gruppi rock a sedici anni. “il rock aveva all’epoca un ruolo fondamentale nella nostra vita. Era l’unica possibilità per poter esprimere pubblicamente il nostro malcontento senza rischiare di finire in galera, o quasi”. Quindici anni di concerti con il suo gruppo White Button, tredici album venduti in 6 milioni di copie, tour interminabili faranno di Goran l’idolo della gioventù jugoslava.
Alla fine degli anni 80, Bregovic cambia stile di vita e si isola in una piccola casa sulla costa adriatica, un vecchio sogno d’infanzia.
Qui compone le musiche del terzo film di Emir Kusturica “Il Tempo dei Gitani”. Ma ben presto i primi disordini scoppiano in Yugoslavia e i due amici sono costretti ad abbandonare tutto e trasferirsi a Parigi. Cresciuti nello stesso ambiente, della stessa generazione, sfuggiti agli stessi pericoli, Goran Bregovic e Emir Kusturica formano un tandem in cui la complicità era tale che non vi era più bisogno di parole per esprimersi.
Dopo “Il Tempo dei Gitani” Goran ha carta bianca per comporre la colonna sonora di “Arizona Dream”. Sempre dell’amico Kusturica , a sua firma anche le musiche di “Underground”,Palma d’Oro 1995 al Festival di Cannes.
Bregovic colleziona importanti ed intensissime esperienze sia nel cinema che nel teatro, e a apartire dal 1995 ritorna ad immergersi in live spericolati ed indimenticabili:
Nel 1997 l’organico iniziale di 120 musicisti sul palco si riduce a 50 per un concerto di circa due ore che riprende le sue musiche per il cinema. Ed è il successo: Goran inanella trionfali tournée per tutta l’Europa alla testa della sua Orchestra per i Matrimoni e Funerali, presentando tutti i suoi brani più belli, dall’ormai celebre “Ederlezi” (Il Tempo dei Gitani” a “In the Death Car” (Arizona Dream” passando per il vigoroso “Kalashnikov” (Underground) avviato in coro da un pubblico in delirio con il grido “Juris” (All’attacco !!!)
Bande a Sud e il suo complesso progetto di rivalutazione e racconto del mondo bandistico, si conferma uno dei festival più interessanti in Puglia. La quarta edizione inoltre, associata all’evento di EXPO 2015, si estende con un programma di appuntamenti enogastronomici e incursioni musicali in tour nei 12 Comuni della Valle della Cupa (da agosto a settembre) e si inserisce nel cartellone degli eventi promossi dal GAL Valle della Cupa a Milano in occasione di EXPO 2015, con il progetto “Bande a Sud for Expo, musica, sapori e tradizioni nella Valle della Cupa”.