FROSINONE – È stata una gara tanto dura quanto sofferta ma alla fine il traguardo raggiunto stempera l’amarezza e soddisfa in parte l’impegno profuso da Biase Simone e Davide Luciani in occasione del 3° Rallyday Mura Poligonali di Ferentino, andato in scena nel week end appena trascorso in provincia di Frosinone.
L’equipaggio portacolori della Scuderia Automobilistica Casarano Rally Team, all’esordio sulla Renault Clio di classe S1600 messagli a disposizione dalla Motul Tech, è riuscito ad arginare le difficoltà emerse soprattutto a causa del maltempo che si è abbattuto sull’Italia centrale nella giornata di domenica e a sfilare sul palco d’arrivo in trentottesima posizione assoluta, quindicesima di gruppo A e quinta di categoria. Un risultato al di sotto delle aspettative, in un rally che li ha sempre visti in ombra ma che va anche considerato in maniera positiva dal punto di vista dell’esperienza e della didattica.
Che la trasferta lungo gli impegnativi asfalti ai piedi dei monti Ernici non fosse destinata a decollare lo si era già capito sin dalla partenza. Una fastidiosissima pioggia a tratti intensa ha indotto il ventiquattrenne driver di Cercemaggiore a moderare l’andatura più del dovuto per via di un manto stradale diventato imprevedibile e molto difficile da interpretare. Le condizioni di precaria aderenza sommata al miglior dialogo tutto da instaurare con la vettura per lui nuova, gli hanno consigliato una condotta di gara guardinga.
Dopo aver corso la prima prova in modo cauto e con grande attenzione anche perché c’era da togliere un po’ di ruggine dalle braccia visto che era praticamente inattivo al volante da sette mesi e con la giusta intesa con il nuovo copilota tutta da verificare, Simone si è poi sciolto nei successivi impegni di giornata pilotando con maggiore disinvoltura, migliorando i propri parziali, scalando a piccoli passi la classifica senza però mai riuscire a inserirsi nella lotta per le posizioni nobili, rimanendo sempre nei bassi fondi della graduatoria di classe. Il pesante passivo accumulato già dopo le prime due prove speciali non poteva dare adito a nessuna azione di recupero, la coppia molisano-laziale si è quindi concentrata sulla ricerca del miglior feeling con la vettura, lavorando su alcuni particolari tecnici.
“La gara si è rivelata piuttosto difficile perché ha piovuto molto – ha dichiarato Simone appena sceso dalla pedana d’arrivo – in alcuni tratti l’intensità della pioggia era tale da non farci vedere nulla e queste non sono di certo le condizioni ideali per esordire con una vettura impegnativa come la Clio S1600. Stando così le cose abbiamo preferito sfruttare la restante parte di gara alla stregua di un test per conoscere meglio la vettura e portarla al traguardo senza alcun graffio. Lottare con gli altri era impensabile, sicuramente la situazione meteorologica ci ha messo in una condizione di ulteriore sfavore rispetto alla concorrenza che era assai qualificata e più a suo agio su questo tipo di vettura e percorso.
La macchina è stata perfetta, ma senza conoscerla non siamo riusciti a sfruttarla come volevamo. Ci aspettavamo di pagare qualcosa sulla prima speciale ma sicuramente non credevamo che il divario potesse essere già così ampio. Nel corso delle successive prove abbiamo migliorato il nostro passo ma non è servito a molto. Ad ogni modo la mia prestazione non è da disprezzare ma non mi soddisfa del tutto, forse potevo fare meglio ma spero vivamente di potermi riscattare al prossimo appuntamento. Ci tengo a ringraziare mio fratello Giuseppe perché mi ha dato la possibilità di fare questa esperienza e i tecnici della Motul Tech capitanati da Marco Modulo per l’ottimo lavoro svolto, per avermi messo a disposizione un mezzo che non ha palesato il benché minimo problema e per avermi aiutato ad affrontare la gara nel migliore dei modi”.