OTRANTO (Lecce) – “E’ possibile che ogni volta che si cerca di fare una cosa bella in Italia dobbiamo creare delle polemiche? Cosa vogliamo fare? Rimanere immobili? Oppure lasciare il nostro magnifico Paese in balìa del turismo con il sacco a pelo?”.
Dalle colonne de “La Stampa” Flavio Briatore interviene sull’inchiesta avviata dalla Procura di Lecce con l’ipotesi di reato di abusivismo edilizio, che ha interessato il “Twiga Beach Club”, il lido extra-lusso in fase di realizzazione ad Otranto.
“La magistratura fa il suo lavoro e noi il nostro – ha dichiarato Briatore – Siamo tranquilli, non c’è un filo di cemento, e stiamo riqualificando un’area. Saranno tutte strutture mobili, tutto rialzato. Su terreni privati. Non tocchiamo la fascia di demanio marittimo che si affaccia sul mare”.
Le “carte”, dunque, sembrerebbero essere in regola. Ma l’imprenditore non risparmia neanche chi, soprattutto sui social, ha attaccato il suo turismo extra-lusso: “Stiamo portando lavoro e strutture capaci di attirare il turismo internazionale. Non lusso per pochi, ma bellezza per molti, e lo stiamo facendo come sempre con la massima attenzione alle regole e al territorio. Ma è possibile che ogni volta che si cerca di fare una cosa bella in Italia dobbiamo creare delle polemiche? Cosa vogliamo fare? Rimanere immobili? Oppure lasciare il nostro magnifico paese in balia del turismo con il sacco a pelo?”.