CASTRO (Lecce) – Sei anni di reclusione per il maxi ammanco nelle casse delle Poste di quasi 250mila euro. E’ la condanna inflitta ad Anna Maria Frisullo, 54 anni originaria di Diso, ex direttrice dell’ufficio postale di Castro. La sentenza è stata emessa dal gup Vincenzo Brancato in abbreviato. Il giudice si è allineato alla richiesta invocata dal pubblico ministero Giovanni Gagliotta. L’imputata, licenziata da tempo, è stata condannata con le accuse di peculato, furto aggravato, truffa e falso materiale.
Il dispositivo contempla anche un risarcimento danni dell’ex direttrice e di Poste Italiane (citata come responsabile civile) per 14 dei complessivi 21 correntisti che si sono costituiti parte civile assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Giuseppe Pilon, Luigi Fersini, Dimitry Conte e Marcello Urso. Le indagini sono state condotte dagli ufficiali della squadra contro i reati della Pubblica amministrazione della sezione di pg della polizia. Anomalie e prelievi sono venuti alla luce sulla scorta delle segnalazioni di alcuni cittadini. Diversi e numerosi gli ammanchi segnalati in un periodo piuttosto breve. Tra l’inverno e la fine del 2015. Libretti postali trattenuti per poi effettuare prelievi all’insaputa dei risparmiatori.
E poi buoni fruttiferi riscossi per conto di alcuni clienti. L’ex direttrice era accusata di aver sottratto 26mila euro dalla cassaforte dell’ufficio postale e 46mila euro dal cassetto automatico. Ci sono, poi, le operazioni di prelievi dai libretti dei risparmiatori. L’ex direttrice, inoltre, avrebbe avuto in consegna tre libretti postali da una cittadina di cui uno cointestato con la figlia e due con il marito defunto. La Frisullo avrebbe trattenuto i libretti effettuando quattro prelievi di denaro per un ammanco di circa 12mila euro. Anche alcuni noti esercizi commerciali della zona hanno lamentato diverse anomalie.
Gli accertamenti, di natura economica, sono stati lunghi e complessi. Gli investigatori sono riusciti a risalire ai movimenti e ai flussi di denaro sospetti con acquisizioni di documentazione estese anche nell’ufficio postale. L’imputata era assistita dall’avvocato Fritz Massa. Le motivazioni della sentenza sono previste per i prossimi 90 giorni.
F.Oli.