GUAGNANO (Lecce) – In due tornano liberi; altri due rimangono ai domiciliari. E’ questo l’esito dell’udienza di convalida dei quattro giovani residenti a Guagnano arrestati giovedì mattina in un casolare dove i carabinieri hanno trovato droga, proiettili e un caricatore. Il gip Stefano Sernia ha convalidato l’arresto applicando i domiciliari per Emanuele Leone, 24 anni non ancora compiuti e Simone Malerba, di 22. Sono stati scarcerati gli altri due presunti componenti della baby gang: Salvatore Muci, di 23 anni e Simone Rizzo, di 22, arrestato sempre per droga il 5 maggio scorso.
Nel corso dell’interrogatorio, il solo Malerba si è assunto la paternità del possesso dell’intero quantitativo di droga, dei bilancini di precisione e del telefono cellulare. Ha precisato però che lo stupefacente sarebbe servito per un uso esclusivamente personale. Tutti gli altri indagati si sono dichiarati estranei a qualsiasi attività di spaccio sostenendo di conoscersi e di essere amici sin dall’infanzia. Per il gip, così come scrive nell’ordinanza, “si deve ritenere che la droga fosse destinata ad un’attività di spaccio e che in tale attività Malerba e Leone si debbano ritenere concorrenti”. Deboli, invece, gli elementi raccolti a carico di Muci e Rizzo che non hanno permesso di adottare alcuna misura cautelare. Scrive il gip: “L’attività d’indagine della pg è stata particolarmente carente, in particolare nella raccolta e documentazione degli elementi comprovanti la eventuale continuità e durata dell presenza di tali indagati in quell’immobile”.
L’operazione è stata eseguita dai carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Antonio Licchetta e dai colleghi della Compagnia di Campi salentina agli ordini del capitano Alan Trucchi. I militari monitoravano il casolare in disuso sito in via Petrarca e, nella notte, hanno eseguito un lungo servizio di osservazione a distanza. Un appostamento che si è concluso nella mattinata quando gli uomini dell’Arma hanno deciso di eseguire una perquisizione. All’ingresso hanno trovato i quattro giovani e un grosso quantitativo di sostanza stupefacente: un chilo e mezzo di marijuana, 100 grammi di hashish, 10 di cocaina. Nelle immediate vicinanze erano stati lasciati alcuni colpi di arma da fuoco, un caricatore con due colpi calibro 9 e altri 15 proiettili calibro 22. Per i quattro giovani è scattato l’arresto con le accuse di detenzione ai fini di spaccio e detenzione illegale di armi da fuoco. Due diloro, come detto, hanno già lasciato i domiciliari. Gli indagati sono difesi dall’avvocato Cosimo Casaluci.
F.Oli.