di Julia Pastore
MILANO – Ci eravamo lasciati con l’acquisto impossibile sul sito di Ticket-one: all’apertura della vendita dei biglietti, il 7 ottobre del 2016, quando ti mettevano in attesa e alla fine non riuscivi a portare a casa nulla che non fosse rabbia. Attese immense: cliccavi sul biglietto da acquistare, ma niente. Esposti al garante del mercato, proteste contro il “bagarinaggio” ed altro non hanno cambiato le cose. A Milano, per il concerto dei Coldplay del 3 e 4 luglio, due date sold out: i biglietti se li è ritrovati in tasca chi aveva canali preferenziali, i possessori di un programma per raggirare il sito, i bagarini e alcuni siti specializzati nella vendita di concerti con annesso passaggio in bus. Per i comuni mortali nulla. Però c’è il trucco: come sempre basta conoscerlo per capire che i grandi concerti sono sold out solo formalmente. Nella sostanza basta attendere: negli ultimi giorni pioveranno biglietti sui siti, sui social e perfino all’ingresso dello stadio dove i bagarini continuano a comprare e rivendere fino all’ultimo minuto.
Non vi fate tentare dall’idea di acquistare biglietti a prezzi stratosferici: aspettate il momento giusto. Come in tanti altri concerti da tutto esaurito c’è un business nero nel business standard.
È un po’ come alcuni venditori di bibite all’interno dello stadio, che vendono l’acqua a tre euro, mentre sul loro listino prezzi c’è scritto due euro. Qualcuno lucra su una passione, fa sparire tutti i biglietti per poi farli ricomparire. Poi, ci sono tanti altri che mettono in vendita i loro biglietti perché al concerto non ci possono andare più. Risultato: qualsiasi concerto sold out è sempre accessibile. Basta attendere, non perdere la calma, non farsi rifilare biglietti a un costo molto più alto di quello effettivo. All’esterno un biglietto a costi standard si trova sempre. Comprandolo qualche giorno prima dai privati o dai bagarini si perdono dai 30 ai 50 euro. Sul palco dello Stadio Meazza di San Siro, il leader dei Condplay, Chris Martin, ha quasi voglia di scusarsi con i fan, ma non c’è bisogno: lo show business funziona così.
C’è sempre un bagarino pronto a metterti i bastoni tra le ruote. Per la cronaca, il concerto è stato straordinariamente ricco di emozioni, coriandoli colorati, palloncini e fuochi d’artificio. I Coldplay entusiasmano gli oltre 100 mila spettatori divisi in due date, con una performance di circa due ore che ripercorre un repertorio ricco di successi radiofonici. La loro parabola pop, sempre in ascesa, dal rock di matrice anglosassone alle commistioni con l’elettronica, continua a fare proseliti.