SANNICOLA – L’inchiesta nasceva da una denuncia querela presentata dall’Amministrazione Comunale di Sannicola, con al vertice il Sindaco Cosimo Piccione, a seguito di un commento postato sul social network Facebook. Invero, la vicenda traeva le sue origini dalla caduta di calcinacci presso la Suola dell’Infanzia di Sannicola la mattina del 12.01.2018, proprio nella classe in cui frequentava la figliola di anni 4 del giovane professionista che venne poi denunciato dal Sindaco Piccione. Quella stessa mattinata, su impulso dell’Ing. Giordano Carrozzo, responsabile del I° Settore del Comune di Sannicola, si recarono sui luoghi l‘Ing. Silvia Tunno ed il Geom. Gianni Giustizieri che, in una relazione protocollata agli atti del Comune del 12.01.2018, descrivevano lo stato dei luoghi e disponevano, a titolo precauzionale, lo sgombero dell’aulapoiché si “riscontravano nell’aula segnalata lesioni longitudinali in corrispondenza dei giunti dei travetti, e caduta di calcinacci per esfoliazione della pitturazione e di parte dell’intonaco […]. A causa delle recenti e copiose piogge, probabilmente si sono verificati fenomeni di infiltrazione che hanno accelerato il degrado delle strutture orizzontali di copertura […] Si fanno doverosamente presenti le altre situazioni di degrado (fenomeni) generalizzati di condensa con annerimenti, muffe e esfoliazione delle pitture, disconnessione dei pavimenti dei bagni, malfunzionamento degli infissi esterni con problemi di allagamento”.
Delle risultanze del sopralluogo effettuato dall’Ing. Tunno Silvia non si forniva comunicazione alcuna ai genitori dei minori frequentanti la scuola dell’Infanzia. Nel primo pomeriggio del lunedì 15.01.2018 veniva pubblicata sul profilo ufficiale Facebook del Comune di Sannicola un post dal titolo: “CONFERMATA AGIBILITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA” con al seguito una relazione tecnica, senza fare riferimento alcuno alla nota redatta, invece dall’Ing. Silvia Tunno e dal Geom. Giustizieri. Il post con la relazione dell’Ing. Carrozzo veniva commentato, nella medesima giornata da un genitore, che però era anche il marito di una Consigliera di Opposizione, nonché ex Assessore della Giunta Piccione, il quale gravemente preoccupato dalla situazione e nel dubbio che effettivamente si stesse dissimulando la gravità del problema, testualmente affermava:“Dovendomi trattenere, ma non potendo tacere, dico solo che ieri pomeriggio, dal basso delle mie competenze in materia, ho letto la relazione alla ricerca delle dovute rassicurazioni. Purtroppo, anche alla luce di quanto ho visto… la mia preoccupazione è solo aumentata… Mia figlia resta a casa, complice l’influenza! #complicicollusiecorrotti”.
Il successivo 16.01.2018 al fine di verificare l’agibilità dell’istituto scolastico i Vigili del Fuoco effettuavano un sopralluogo redigendo apposita relazione con cui rivelavano la sussistenza in seno alla scuola di una serie di difformità, cui seguivano come per legge comunicazioni alle Autorità Preposte e prescrizioni in capo all’Amministrazione Comunale. Dinanzi alle legittime preoccupazioni di un genitori, seguiva con deliberazione di Giunta Comunale del 18-01-2018 la proposizione di una denuncia querela da parte del Sindaco p.t. di Sannicola, Cosimo Piccione, con il patrocinio dell’Avv. Luigi Corvaglia. Il denunciato intraprendeva, con l’Assistenza legale dell’Avv. Valentina De Matteis, un procedimento d’urgenza celebrato dinanzi al Garante della Privacy, in quanto la suddetta deliberazione veniva pubblicata integralmente, senza oscurare i dati del querelato, così come previsto per Legge. A seguito di formale invito ex art 149 Codice della Privacy di adesione “alle richieste dell’interessato”, formulato in data 23.02.2018 dal Garante, il Comune di Sannicola si vedeva costretto ad aderire il 14.03.2018, alle richieste dal denunciato e, quindi, provvedeva ad anonimizzare la delibera comunale sostituendo così il nominativo con “omissis”.
La denuncia presentata dal Sindaco Piccione a breve giro veniva seguita dalla richiesta di archiviazione da parte del P.M. Dott. Mastroniani che testualmente affermava: “i toni stessi non risultano abbiano valicato i limiti imposti dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione in ordine ai profili di verità, pertinenza e continenza, laddove si critica l’esito di una relazione tecnica sulle condizioni statiche di una porzione di edificio che ospita una scuola dell’infanzia”. Il Sindaco Piccione, sempre con l’assistenza dell’Avv. Luigi Corvaglia, formulava opposizione a richiesta di archiviazione chiedendo l’imputazione coatta di quel giovane padre che tuttavia, a seguito di Camera di Consiglio tenuta dinanzi al G.I.P. Dott. G. Gallo, veniva rigettata. Veniva disposta l’archiviazione del procedimento, poiché “in riferimento ai fatti contestati, sulla base degli atti d’indagine, appaiono condivisibili le conclusioni cui è giunto il P.M.”, come è dato di leggere nel provvedimento del Magistrato decidente.
“Grande soddisfazione da parte nostra per l’operato della Magistratura, ora il Nostro assistito sta valutando di sporgere formale querela per calunnia nei confronti di Tutti gli Assessori che avevano autorizzato il Sindaco Cosimo Piccione a presentare quella denuncia, nonché di avanzare una richiesta di risarcimento danni, anche per la grave lesione del diritto alla privacy perpetrata”, commentano i legali Avv. Letizia Di Mattina e Valentina De Matteis.