F.Oli.
COPERTINO (Lecce) – La Procura di Lecce chiude le indagini sul decesso di Giovanni De Carlo, dottore di 67 anni, originario di Copertino, deceduto il 19 aprile dello scorso anno per un presunto caso di malasanità. Il pubblico ministero Emilio Arnesano, titolare del fascicolo d’indagine, ha fatto notificare un avviso di chiusa inchiesta ad un medico del reparto di cardiochirurgia del “Vito Fazzi”. Risponde di omicidio colposo.
L’indagine è stata messa in moto con una denuncia dei parenti del medico assistiti dall’avvocato Giuseppe Romano. L’odissea del professionista inizia ad ottobre del 2016 quando De Carlo raggiunge Roma per un’operazione legata all’impianto di una valvola aortica. Rientrato nel Salento, il dottore si sottopone a continue terapie somministrate presso l’ospedale di Galatina. Ad aprile dello scorso anno la situazione precipita e si conclude con il più tragico degli epiloghi. Scrive il pm nell’avviso che ripercorre gli ultimi giorni di vita del medico: “Per imprudenza, imperizia, negligenza e inosservanza delle regole di condotta sanitaria nonostante fosse consapevole della massima urgenza di un intervento operatorio al cuore di De Carlo affetto da pseudo aneurisma della protesi aortica soggetto a rottura immediata, il medico avrebbe ritardato il ricovero dal 14 aprile dello scorso anno (giorno del venerdì santo) al 18 aprile e disposto l’intervento chirurgico operatorio per il giorno successivo in cui si verificò il decesso di De Carlo proprio mentre si preparava per l’intervento operatorio”.
Morte, secondo gli esiti dell’autopsia effettuata dal medico legale Roberto Vaglio e dal professore Giovanni Ferlan, quest’ultimo docente di cardiochirugia del Policlinico di Bari, sopraggiunta per la rottura di uno pseudo-aneurisma a localizzazione sulla protesi vascolare aortica. A difendere l’indagato, l’avvocato Luigi Covella.