di Francesco Oliva
LECCE – Il “sistema Arnesano” affiora con ancora maggiore vigore nelle carte dell’inchiesta. Gli inquirenti si focalizzano, in particolare, su due vicende recentissime: il tentativo del magistrato di avvicinare un giudice della Corte di Cassazione in vista della discussione del ricorso contro la perdita di due mesi di anzianità; e la facilità con cui il magistrato parlerebbe di fascicoli ancora secretati alla presenza di altre persone. Nel suo ufficio. Entrambi gli episodi sono riportati nel corposo carteggio a sostegno dell’ordinanza di custodia cautelare.
I finanzieri hanno registrato alcune conversazioni telefoniche tra il sostituto procuratore Emilio Arnesano e un giudice della Corte di Cassazione competente per le violazioni di carattere tributario. L’argomento di tali conversazioni, tutte originate dal dottore Arnesano, si riferiva all’esigenza del magistrato di conoscere, in anticipo, i membri della commissione delle Sezioni Unite che si sarebbe riunita il 4 dicembre scorso per esaminare il suo ricorso alla perdita di due mesi di anzianità inflittagli in passato. Il 26 novembre la Guardia di Finanza registra la conversazione tra il magistrato e il giudice incontrato, con ogni probabilità, in un ambiente chiuso in prossimità della sua abitazione.
Dall’ascolto del lungo dialogo registrato, durato circa un’ora e venti minuti, emergerebbe che il giudice consegna al magistrato l’elenco dei giudici che comporranno il collegio delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Dopo una serie di commenti di circostanza, il dottore Arnesano chiede se il suo interlocutore conoscesse qualcuno dei componenti di tale collegio per valutare la possibilità di segnalare il suo procedimento. Il magistrato, però, riceve una risposta negativa. Il dialogo intercorso prosegue con il racconto dei fatti che avevano determinato la condanna comminata nei suoi confronti alla perdita di due mesi di anzianità.
C’è poi il capitolo sulla rivelazioni di indagini in corso alla presenza di altre persone. E’accaduto il 29 novembre scorso (e non sarebbe un episodio isolato) in un incontro nel suo ufficio con Manuela Carbone, l’avvocata sottoposta ad un procedimento disciplinare. Il magistrato riceve nella sua stanza il comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Gallipoli e un altro militare. Entrambi vengono presentati all’avvocata senza specificare di chi si tratti e che rimarrà presente pur non partecipando ai dialoghi. Il magistrato viene informato sullo stato delle indagini sulla scorta di numerosi esposti nei confronti dell’ufficio tecnico del comune di Gallipoli. Nel colloquio vengono riepilogate le risultanze dell’ attività investigativa e il magistrato dispone il sequestro di tutta la documentazione relativa alla procedura ad evidenza pubblica e con la richiesta alla pg di predisporre il relativo decreto. E non appena i militari della Guardia di Finanza escono dal suo ufficio, Arnesano, inconsapevole di essere monitorato, si rivolge all’avvocata: “Vedi che quando stai con me che impari le cose”.