di Gaetano Gorgoni
LECCE – Il tavolo del civismo voluto da Puglia Popolare in vista delle elezioni amministrative previste per il prossimo 26 maggio ha radunato tutti i movimenti civici, dagli uomini di Delli Noci a Sentire Civico di Messuti, fino ad Andare Oltre di Pippi Mellone. Ma c’era anche un rappresentante del civismo salveminiano: Gianfranco Galluccio. Presente anche un ex fedelissimo di Marti, Rocco Ciardo, con la sua lista. L’ex vicesindaco della giunta Salvemini si è presentato mettendo il timbro sull’iniziativa. Gli uomini delegati da Messuti, ancor prima di parlare dei programmi, riscontrando la presenza di Dello Noci, hanno chiesto le primarie per la selezione del candidato sindaco: quando hanno ricevuto il due di picche si sono alzati dal tavolo e sono andati via. “Ieri abbiamo partecipato alla riunione di Regione Salento: noi partecipiamo a tutti i tavoli dove veniamo invitati. La pregiudiziale sono le primarie – spiega Ruggero Paladini, delegato di Sentire Civico – Se si dice a prescindere no, non possiamo sederci al tavolo. Quali sono i criteri alternativi alle primarie? Poi, perché al tavolo era seduto Delli Noci con tutte le sue truppe? Non è una mossa inopportuna in una riunione interlocutoria? Si vuol fare il giochino di un anno e mezzo fa, per poi unirsi al centrosinistra?”.
In via di Pettorano è cominciata un’operazione che potrebbe avere la benedizione perfino del presidente Emiliano. È vero che all’interno ci sono esponenti del centrodestra come Lamosa, ma ormai in molti sono andati oltre i rigidi steccati e non avrebbero problemi ad abbracciare in un eventuale ballottaggio, o anche prima, un candidato del centrosinistra. “Il tavolo del CIVISMO, dopo ampia e proficua discussione, ha condiviso l’idea di costruire un percorso comune per un progetto di città che unisca esperienze civiche, seppur differenti, per un obiettivo condiviso: una città partecipata. La prossima settimana saranno riconvocati i Movimenti civici per insediare i tavoli tematici”. Questo è il comunicato di chiusura del tavolo.
Il problema per alcuni civici come Fragola o Mazzei è se l’alleanza bisogna farla con Salvemini: per loro questo candidato sindaco sarebbe una iattura. Poi c’è l’Udc che alzerà la posta con Mignone in campo per poi rientrare nel centrosinistra (questo secondo i piani iniziali). Intanto, vista l’amicizia di Adriana Poli Bortone con Delli Noci, circola addirittura la voce di una possibile corsa della senatrice col terzo polo (nel caso il centrodestra bocci la sua candidatura). Buona parte del centrodestra, infatti, vuole fare le primarie: oggi lo confermano Fratelli d’Italia. L’unico ostacolo è Forza Italia, che però potrebbe convincersi a darla vinta ai colleghi di coalizione, com’è avvenuto a Foggia e a Bari.
“Si è appena conclusa la riunione del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia Lecce – scrivono i segretari di Fdi, Signore e Mazzotta – Circa le elezioni amministrative -che in questa tornata coinvolgono trenta comuni del leccese (di cui due sopra i 15mila abitanti, la città capoluogo e Copertino)- la posizione assunta è in linea con quella definita a livello sia regionale sia nazionale: lo svolgimento delle primarie per la scelta del candidato sindaco è l’unico metodo di selezione valido. Un metodo che consentirà di avere un nome scelto direttamente dai cittadini e che in altre realtà pugliesi (Trani, Terlizzi e la stessa Lecce) ha portato alla vittoria del centrodestra alle secondarie. Per questa ragione Fratelli d’Italia, al tavolo provinciale della coalizione che si insedierà per stabilire il percorso politico per la città -auspichiamo allargato a liste e movimenti civici che riteniamo essere una componente essenziale ed importante della coalizione-, non proporrà alcun nome ma solo il metodo di individuazione del candidato sindaco”. Lega, fittiani e Sentire Civico sono d’accordo: tutti questi soggetti pensano che la candidatura decisa a tavolino, come nel caso Giliberti, non paghi e che le consultazioni di base possano dare nuova linfa al candidato di centrodestra.