LECCE – Il diritto alla mobilità e i servizi alla cittadinanza sono messi a rischio dal taglio al fondo per il Trasporto pubblico locale (Tpl). “A dicembre non tutti i mezzi usciranno dai depositi, non si pagheranno tutti gli autisti, la benzina e la manutenzione, perché i soldi non ci sono”: parole dell’assessore regionale al Bilancio della Lombardia, Davide Caparini (Lega), intervenuto nei giorni scorsi alla Commissione Bilancio di Camera e Senato per criticare il taglio di 300 milioni di euro al Tpl. Un taglio che in Puglia si tradurrà in una perdita di circa 23 milioni di euro, al punto da mettere in crisi il sistema di trasporto locale.
“Il taglio è giustificato con la necessità di far quadrare i conti della Legge di Bilancio, ma il taglio al Fondo del Tpl si tradurrà in un intollerabile riduzione del diritto alla mobilità, costituzionalmente garantito. Perdere 23 milioni di euro in Puglia significa tagliare milioni di chilometri di trasporto pubblico urbano in tutte le province pugliesi, in una regione in cui i disagi certo non mancano”, dice Giuseppe Guagnano, segretario generale della Filt Cgil Lecce.
“C’è da temere per la tenuta occupazionale del settore ed anche per la tenuta dei servizi, a partire dalla gestione dell’orario estivo. La Filt chiederà l’immediato sblocco di queste risorse, a tutela dei lavoratori del settore Trasporti e dei diritti dei cittadini che quotidianamente si spostano a bordo dei mezzi pubblici”.