F.Oli.
SALENTO – L’ex amante lo denuncia per stalking ma lui si difende: “È una vendetta perché voleva che lasciassi mia moglie per andare a vivere con lei”. E dopo l’interrogatorio dell’indagato la Procura si trova davanti a un bivio: archiviare il procedimento (dando per veritiero il racconto dell’indagato) o avanzare richiesta di rinvio a giudizio dell’uomo (dando consistenza alla versione della persona offesa?
Perché sulla vicenda ci sono due ricostruzioni distinte e contrarie; da una parte episodi di stalking ripetuti; dall’altra un racconto che mina dalle fondamenta il contenuto delle denunce querele. I protagonisti di questa vicenda sono un uomo di 52 anni residente in un comune del Nord Salento e una 59enne che vive in un paese del circondario di Lecce. I due, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dagli agenti della Squadra mobile, si conoscono su un noto sito di incontri on line. L’uomo, nonostante sia sposato, decide di avviare una relazione extraconiugale con la donna. Non appena la tresca si conclude sarebbero iniziati gli atti di stalking.
Tra il 3 e l’8 dicembre del 2018. Il 52enne avrebbe molestato l’amante impedendole di condurre una vita serena tanto che la donna decise di sporgere diverse denunce-querele e di chiedere aiuto al Centro Antiviolenza. Un sentimento di rivalsa dettato da motivi di gelosia. Come accaduto il 3 dicembre dello scorso anno quando avrebbe contattato telefonicamente l’ex compagna proferendole ingiurie di ogni genere. Tre giorni dopo – ripercorrendo gli episodi – si sarebbe appostato sotto l’abitazione della donna per poi apostrofarla in malo modo tanto che la malcapitata fu costretta a rifugiarsi in casa. Subito dopo, impugnando un oggetto acuminato, avrebbe danneggiato l’auto della donna rigando la fiancata sinistra del lato di guida. Successivamente si sarebbe avvicinato alla porta d’ingresso colpendola con calci e pugni nel tentativo di sfondarla.
Nella tarda serata dell’8 dicembre si sarebbe ripresentato sotto l’abitazione della donna e a bordo della propria auto avrebbe tallonato la persona offesa. Quella stessa notte si sarebbe consumato un altro danneggiamento della macchina della donna. Una settimana dopo altro inseguimento per vie di Lecce. E altre offese del tipo: “Fai la vita…sei una tardona..te la fai con tutti…sei una barzelletta”.
Sulla scorta delle indagini condotte è stato notificato un avviso di conclusione a carico del 52enne che, nei 20 giorni successivi, ha chiesto e ottenuto di essere interrogato per raccontare la sua versione. L’uomo ha fermamente negato di aver mai attuato simili azioni ammettendo solo ingiurie reciproche. Ha poi riferito altri dettagli che rendono l’intera vicenda estremamente torbida. Durante la relazione avrebbe scoperto che la sua amante faceva la prostituta. Dai messaggi vocali e di testo scopre che proponeva sconti a chi le portava suoi amici. Così, seguendo la versione dell’uomo, i due si lasciano per poi riprendere la relazione solo saltuariamente. Infine il rapporto si conclude. Per l’uomo, la sua amante era innamorata di lui a tal punto che se non avesse assecondato la sua richiesta di lasciare la moglie per andare a vivere con lei si sarebbe vendicata denunciandolo.
Un vero e proprio grattacapo per gli inquirenti che dovranno ora valutare due versioni su una presunta vicenda di stalking o di ripicche e vendette personali. L’indagato è assistito dall’avvocato Giovanni Barba.