Intanto, doverosa premessa, tutte le norme inserite entreranno in vigore il primo gennaio del prossimo anno, e comunque sempre dopo l’approvazione definitiva a fine dicembre da parte del Parlamento. E’ però molto difficile che questa legge venga approvata tale e quale, perchè è consuetudine che subisca numerose modifiche prima della stesura definitiva del testo. Prendiamo quindi queste novità più come degli annunci. Vediamo quali sono.
Il cuneo fiscale, che è la trattenuta in busta paga sia fiscale che contributiva e che lo Stato effettua sul lavoratore dipendente per il tramite del datore di lavoro, verrà ridotta. Con un guadagno per il lavoratore di circa 20 € al mese e cioè 240 € all’anno. All’inizio si parlava di 1.500 €.
Altra novità il “cashback”, cioè l’incentivo a utilizzare pagamenti tracciati come bancomat e carte di credito. Si prevede uno sconto sull’Iva per gli acquisti effettuati in questa maniera. Allo stesso modo, contemporaneamente è stato introdotto per commercianti e professionisti l’obbligo di dotarsi di bancomat con sanzioni da 30 a 2.000 € per chi non si adegua. Su questo punto credo che sia ora che tutti si dotino di questo sistema di pagamento visto che sono anni che se ne parla e che ormai la cultura del pagamento tracciato è ormai già molto diffusa nel nostro Paese. Sarà un corpo speciale di polizia a controllare il rispetto della norma. E qui non si capisce perchè i controlli non possano essere effettuati dalla Guardia di Finanza o da ispettori dell’Agenzia delle Entrate, considerata anche la semplicità del controllo. Il bancomat installato o c’è, o non c’è. Facile.
Per quanto riguarda i pensionamenti, Quota 100 rimane tale e quale. Prorogate per il 2020 Ape Social e Opzione Donna.
In particolare per le imprese si confermano gli incentivi di “Industria 4.0”. Quindi Iper e Super Ammortamento, Credito d’Imposta per la ricerca e lo sviluppo, Start Up e PMI Innovative.
Per la casa è stato poi previsto un incentivo chiamato “Bonus Facciate” che prevede uno sconto molto elevato, fino al 90%, per chi deciderà il prossimo anno di rifare il fronte di casa anche in condominio. Prorogate anche tutte le detrazioni fiscali già previste per le ristrutturazioni edili e la riqualificazione degli edifici. Viene triplicata l’imposta di registro sulle compravendite immobiliari e la cedolare secca sugli affitti in canone concordato (quelli con alta intensità abitativa) passa dal 10 al 12,50%. Nulla dovrebbe cambiare per le altre tipologie di affitto.
Rivisto completamente (o quasi) il Regime Forfetario a 65.000 €. Non vi potrà più accedere (o se ne dovrà uscire chi ha aderito quest’anno) l’impresa o il professionista che che ha acquistato beni strumentali per un valore superiore a 20.000 €. E’ stato anche reintrodotto il limite di 5.000 € di spese sostenute per lavoro dipendente che esclude quindi dal regime favorevole. Inoltre è stato inserito l’obbligo di un conto corrente dedicato per professionisti e aziende che aderiscono al regime forfetario dove far transitare costi e ricavi dell’attività.
E infine, dulcis in fundo, è previsto l’abbassamento del limite all’uso del contante che scende a 2.000 € (che diventerà 1.000 € nel 2022). Quindi anche un regalo a un parente superiore a questa soglia dovrà passare per un assegno, un bonifico e comunque dovrà essere tracciabile e con tanto di causale o giustificazione.
Fatta questa disamina non si capisce come i politici pretendono che il nostro PIL, la ricchezza di questo Paese, cresca pur cambiando continuamente norme (una il contrario dell’altra) e aliquote (una più alta dell’altra). Cambiano regimi fiscali e incentivi di anno in anno, di mese in mese, e mai una riforma strutturale! Almeno è stato scongiurato per il 2020 l’aumento dell’IVA e quindi non avverrà alcuna rimodulazione delle aliquote a rialzo.
Attendiamo regole che spingano la crescita dell’Italia che per ora non si discosta molto allo zero!
Marco Sponziello – Commercialista e Pubblicista economico