LECCE – Sta ancora girando su whatsapp l’audio di un “addetto ai lavori” del Fazzi, che racconta di un ricovero sospetto di un uomo cinese che è stato nel suo paese di origine solo 10 giorni fa. Anche tra i sanitari è scattato l’allarme, ma poi, con tutta una serie di accertamenti più approfonditi, tutto è rientrato. Si tratta di un professore di musica, che non sarebbe nemmeno di origine cinese: aveva una semplice febbre molto alta perché si era curato male. Lo racconta il responsabile del pronto soccorso di turno, raggiunto al telefono dalla nostra redazione in serata. Non era coronavirus 2019 nCOV, che ultimamente sta scatenando la psicosi anche tra i salentini. Le analisi hanno subito fatto chiarezza, anche se c’è stata paura pure tra i sanitari. È recente il caso della cantante tornata dalla Cina e ricoverata al Policlinico di Bari col presunto virus killer. Anche in quel caso si è trattato di un falso allarme. In realtà, la Puglia è ancora indenne. Con le misure di sicurezza prese in Cina e negli aeroporti, la situazione è sotto controllo. La guardia è comunque altissima da parte delle istituzioni sanitarie. Quel virus può uccidere. In questo periodo, invece, sta circolando un’influenza che fa salire la febbre a 40 e che può essere confusa con il pericoloso virus killer, soprattutto quando viene colpito qualcuno che è stato in Cina di recente.
L’INTERVENTO DELLO SPORTELLO DEI DIRITTI CONTRO I FALSI ALLARMI
Dopo che nelle scorse ore lo “Sportello dei Diritti”, ha segnalato il crescere di una psicosi assolutamente infondata su possibili contagi in Europa o in Italia da epidemia da coronavirus che è partita da Wuhan in Cina, sono continuati a correre sui social e soprattutto tramite Whatsapp falsi messaggi di presunti pazienti di origine cinese ricoverati negli Ospedali italiani. In particolare sta circolando sulle messaggerie istantanee un messaggio vocale su un presunto contagiato presso il Pronto Soccorso di Lecce. Nulla di più falso: lo “Sportello dei Diritti”, solo per scrupolo nella persona del suo presidente Giovanni D’Agata, ha effettuato le opportune verifiche a seguito delle quali è stato categoricamente smentito che vi sia un paziente colpito dal virus in questione. Pertanto è ora che si interrompano queste catene di Sant’Antonio che creano solo panico senza alcun fondamento di verità anche perchè a tutt’oggi le autorità sanitarie nazionali non hanno rilevato alcun caso neanche sospetto.
Ecco il messaggio del falso allarme coronavirus che ha scatenato la psicosi: