LECCE – Qualche assenza nel Lecce e vecchio modulo (4-3-1-2), in campo, nell’anomalo assaggio di primavera, al Via del Mare, in campo con Vigorito; Rispoli, Lucioni, Rossettini, Donati; Majer, Deiola, Barak; Saponara; Lapadula, Falco.
Il Torino di Mazzarri col 3-4-2-1 schiera Sirigu; Djdji, Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Meité, Rincon, Aina; Verdi, Berenguer; Belotti.
Giungono buoni segnali, da subito, per il centrocampo con qualche bella giocata del neo acquisto Barak.
Il pressing del Lecce sembra essere pungente ed un ritrovato Falco mette in apprensione i granata.
Saponara si presta bene allo schema su un corner, passaggio rasoterra, molto astuto sull’accorrente Deiola che col piattone, potente, mette la palla all’incrocio. Dopo dieci minuti, 1-0 ed il Toro va in apnea. Verdi esce per infortunio e Mazzarri impiega Millico.
La volontà dei giallorossi è evidente, sul rettangolo di gioco, gli uomini di Liverani sembrano rinati. In attacco il bomber Belotti è gli altri big di Mazzarri, non tocca, letteralmente, un pallone.
Sembra irreale, minuto venti: respinta imbarazzante della difesa del Torino, Barak che troneggia in quanto a sicurezza sigla il 2-0 con una conclusione precisa. Sirigu, impotente, non può neanche metterci una pezza.
Berenguer si affaccia, con un timido tiro a giro, dalle parti di Vigorito, ma, la reazione granata è troppo timida. Il Lecce con Lapadula sfiora il gol su ottima intuizione di Saponara.
Gli ospiti sono “nel pallone” e si vedono annullare, giustamente, un gol, per fuorigioco, di De Silvestri.
Secondo tempo arrembante per il Lecce, da applausi il “giro palla” dei giallorossi di fronte ai ventiduemila spettatori totali. Fuori Deiola e dentro il neopapa’ Petriccione: centrocampo solido e attacco efficace. Dopo venti minuti dalla ripresa è Lapadula ad avvicinarsi al gol, ma è il fantasista Falco a calare il tris, eurogol di marca giallorossa: 3-0 per il Lecce e la panchina di Mazzarri è più che traballante.
Fuori Saponara, buono il suo esordio, dentro Shakhov. Quest’ultimo viene atterrato in area granata da Bremer: Lapadula dal dischetto non perdona e fa 4-0 per il Lecce. Ai trentacinque minuti del secondo tempo, il Lecce può permettersi la “melina”, nessuno alla vigilia di questo match lo avrebbe scommesso.
Entra Paz, quando manca poco allo scadere, un pochino di minutaggio anche per lui, fuori Majer.
Prima vittoria, in pompa magna, per la truppa di Liverani, un successo che fa classifica e che smentisce quanto asserito dallo stesso tecnico leccese: i nuovi, anzi nuovissimi arrivi, hanno dato molto oggi e daranno ancora di più in futuro, con questi presupposti. A farne le spese, in questo campionato, già per la seconda volta un Torino scarico e reduce da sconfitte clamorose in campionato e coppa.
Oggi per il torneo JUNIOR TIM CUP – IL CALCIO NEGLI ORATORI”, riservato alle squadre del CSI delle province che hanno squadra che militano non serie A, si è disputato un incontro di calcio a 7 nel pre-gara di Lecce – Torino al “Via del Mare”. La mission del CSI negli oratori italiani è quella di “educare attraverso lo sport”, una reale occasione di crescita personale e di miglioramento della qualità della vita dei ragazzi.