LECCE – “Cari amici voglio condividere un messaggio di speranza per tutti noi”. Comincia con queste parole l’annuncio su Facebook della guarigione della coppia di proprietari di una nota pizzeria leccese che sono stati contagiati. La cura contro il covid-19 è durata 25 giorni, con terapia d’urto, fino alla guarigione clinica accertata. I tamponi, fatti in queste ore, sono tutti negativi.
Le dimissioni sono vicine: la famiglia si riunirà a breve.
Fece molto scalpore il post della moglie del ristoratore in cui ha raccontato le difficili condizioni di salute del marito e del tampone eseguito e risultato positivo. Il raffreddore era diventato polmonite e la paura in quelle ore è stata tanta.
Nei mesi prima di ammalarsi l’intera famiglia non si sarebbe mai spostata da Lecce. In molti sospettano che il contagio sia avvenuto attraverso i tifosi bergamaschi accorsi per Lecce-Atalanta, che poi hanno mangiato la pizza in un noto locale. Difficile oggi provare la correlazione, ma ragioni di opportunità avrebbero consigliato a chiunque di chiudere gli stadi anche al sud, visto che al nord erano già chiusi. Intanto, i gestori della nota pizzeria smentiscono di aver accolto tifosi bergamaschi nel periodo in cui è stata disputata Lecce-Atalanta. Sono risultati deleteri anche i ritorni di lavoratori e studenti dal nord, come ha sostenuto il governatore Emiliano. Errori fatti quando la situazione stava già degenerando, che potrebbero essere costati cari.