ROMA – Ancora un altro sforzo, lungo dieci altri giorni, dopo il 3 aprile: l’Italia resta a casa fino al 13 aprile 2020, sperando che non ci siano altre proroghe. Il governo ha deciso di prorogare tutte le misure di limitazione alle attività e agli spostamenti individuali finora adottate per salvaguardare la sanità. L’annuncio è arrivato ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa al Senato: “Avremo tempo e modo di valutare ogni atto e conseguenza, ma a tutti è chiara una cosa: il Servizio sanitario nazionale è il patrimonio più prezioso che possa esserci e su di esso dobbiamo investire con tutte le forze che abbiamo. Il clima politico positivo e unitario è una precondizione essenziale per tenere unito il Paese in questo momento difficile della nostra storia. Non è il tempo delle divisioni. L’unità e la coesione sociale sono indispensabili in queste condizioni, come ha detto il presidente Mattarella”.
Il ministro auspica un cambiamento da parte dell’Europa, perché il virus nel mondo si espande a macchia d’olio: presto arriverà a un milione di contagi e nessuno si salverà.