OTRANTO (Lecce) – Il lockdown non ha fermato la creatività, ma l’ha amplificata per Roberta Risolo, l’artista orafa nota per le sue particolari creazioni che trovano ispirazione proprio negli elementi distintivi del Salento (il rosone della Cattedrale di Otranto, le fedi in legno di ulivo, i pendenti ispirati ai motivi decorativi della Basilica di Santa Caterina di Alessandria di Galatina e molto altro, www.robertarisolo.it ).
Roberta – si legge nel comunicato – ha lavorato nel suo laboratorio nei giorni del lockdown e da ieri 18 maggio ha riaperto le porte del suo atelier nel cuore di Otranto con tutte le misure di sicurezza previste, ma ha deciso per superare le distanze che ancora segneranno le nostre vite, di incontrare un pubblico non solo salentino sul suo profilo Instagram, attraverso un format che ha chiamato “Aperitivo con gioiello vista mare”, in diretta proprio da Otranto: a partire dal 20 maggio 2020 alle ore 17:30, con due incontri a settimana per rivivere il fascino di Otranto, luminosa cittadina in cui Roberta vive e lavora.
Durante le dirette ci sarà la possibilità di immergersi nei luoghi del cuore, si potrà partecipare ed interagire per chi lo desidera facendo delle domande.
La scelta nasce dal desiderio di dare un messaggio positivo e di accorciare le distanze attraverso i nuovi strumenti digitali che ci hanno tanto aiutato in questo momento inedito.
Con le attuali disposizioni anti contagio non sarà possibile spostarsi dalla propria regione almeno sino al 3 giugno, così il tempo di un aperitivo diventa un momento ritrovato conviviale e spontaneo. Il suo motto: “Credere sempre nella bellezza dei propri sogni”.
Nella sua bottega orafa, situata nel del borgo antico di Otranto, a Porta Terra, con i suoi gioielli d’arte Roberta “racconta” il territorio: la storia, la cultura delle città salentine, e la natura, che hanno ispirato da sempre le collezioni. Le sue creazioni sono realizzate con materiali poveri ma ricche di simbolismi, utilizza ottone, bronzo e legno d’ulivo, combinati a perle naturali e pietre dure, sin dagli esordi il messaggio è più prezioso della materia stessa utilizzata per i gioielli.
Nei mesi scorsi durante l’emergenza Covid-19, Roberta ha trovato tempo utile per studiare, progettare nuove forme di comunicazione, rielaborare la creatività, partecipare a seminari, corsi e webinar, è stata inoltre selezionata per la mostra virtuale AUTORITRATTI – Storie di Oggetti su www.arcadeitalenti.com disponibile online per tutto il mese di maggio.
Roberta Risolo è un’artista orafa di Otranto. Le sue creazioni sono legate alla cultura del Salento, sia per i materiali caratteristici come il legno d’ulivo, che per le architetture del suo territorio.
Nata a Galatina (Le) il 22/01/1983, vive ad Otranto sino al conseguimento del diploma di maturità in Arte dei metalli e dell’oreficeria presso l’Istituto Statale d’Arte “Nino della Notte” di Poggiardo (Le).
Successivamente l’interesse per l’oreficeria la porta a Vicenza dove frequenta corsi di specializzazione e lavora per prestigiose aziende; arricchita dell’esperienza maturata decide di rientrare nella terra natale, ora svolge un lavoro di ricerca e valorizzazione del territorio attraverso la propria arte.
Partecipa a diverse mostre collettive e personali, in cui è evidente la caratterizzazione dei propri gioielli mai lontani dalla propria terra d’origine, la Porta d’Oriente: Otranto, il punto più ad est d’Italia.
Nell’anno 2013 frequenta il Corso di Alta Formazione TAM (scultura), noto Polo di Eccellenza con presidente Arnaldo Pomodoro, inoltre nello stesso anno le viene commissionata la realizzazione delle medaglie commemorative in occasione della Canonizzazione dei Martiri di Otranto.
Nel 2014 inizia l’esperienza come docente del corso di Design Orafo presso l’Accademia di Moda “R. Calcagnile” a Lecce.
Nel 2016 inaugura lo Shop Atelier a Porta Terra, nel cuore di Otranto.
I gioielli Roberta Risolo sono creazioni uniche, raffinate, risultato della ricerca stilistica unita alla tradizione orafa.
Il giovane brand è un marchio registrato, è nato nel 2012 e racconta storie legate alla cultura del Salento, connubio perfetto di materiali ed elementi architettonici che catturano e incuriosiscono.