LUCUGNANO (Lecce) – Il concerto, nato per l’occasione come omaggio al poeta e intellettuale salentino Girolamo Comi, prende il titolo dalla sua raccolta poetica Spirito d’armonia pubblicata nel 1954, recentemente inserita nell’antologia curata da Antonio Lucio Giannone e Simone Giorgino (Musicaos) finanziata dalla Regione Puglia. Admir Shkurtaj è l’autore di “Mikroskene”, opera per fisarmonica, orchestra, voci recitanti e canore, ispirata ai versi di Comi. La musica fa da scenografia, micro pannelli che si sostituiscono “materialmente” ai moduli d’una possibile architettura in scena. Su questi riflette la poetica di Comi, ritornando carica anche del colore sonoro. Ogni pannello è uno spazio emotivo che “ospita” la parola avvolgendola nel suo calore.
Il concerto andrà in scena venerdì 10 luglio.
In scena, venerdì 10 luglio 2020, alle ore 21, in Piazza Comi a Lucugnano, l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES diretta dal maestro Eliseo Castrignanò, con le voci recitanti e canore di Hersjana Matmuja e Stefano Luigi Mangia e la fisarmonica di Admir Shkurtaj. L’orchestra eseguirà inoltre l’Adagio per archi di Barber e la Serenata op. 20 di Elgar.
L’accesso al concerto è consentito esclusivamente su prenotazione telefonando all’associazione Tina Lambrini (380.45.80.810). Contestualmente si potrà prenotare una visita guidata a Palazzo Comi.
«Nel silenzio e nella calma della tua casa / anche le parole non fanno rumore, vengono / da lontano, / fermano l’anima, a deciderla, / a specchiarsi. Così, sul paesaggio di / questa terra, la luce / – per troppa luce – / non è più luce, ma la reliquia di / un evento, la rovina di un ordine».
Nel 1962 Alfonso Gatto dedica queste parole all’amico e compagno di strada Girolamo Comi (Casamassella, 23 novembre 1890 – Lucugnano, 3 aprile 1968), in occasione della prima visita da lui fatta nel palazzo di Lucugnano, sede, dal 3 gennaio 1948, dell’Accademia Salentina, il cenacolo intellettuale da lui fondato con un drappello di suoi amici attivi sul fronte della poesia e dell’arte nel territorio nazionale, tra cui Luciano Anceschi, Rosario Assunto, Vincenzo Ciardo, Maria Corti, Oreste Macrì e Ferruccio Ferrazzi. Fu un’esperienza irripetibile di dialogo e confronto, di incontri – avvenuti periodicamente fino al 1953 – nelle sale di Palazzo Comi, tra libri, opere d’arte, i ritmi lenti di un piccolo paese abbarbicato nella luce del Capo di Leuca e di un impegno comune, la rivista “L’Albero”, un progetto intellettuale ed editoriale, che Comi sostenne economicamente in prima persona fino al 1966, chiamando a raccolta i suoi sodali per pubblicare poesie, traduzioni, saggi e articoli di respiro non soltanto nazionale, com’è emerso da Girolamo Comi. Spirito d’armonia, la grande mostra che il Polo biblio-museale di Lecce ha ospitato lo scorso anno in Biblioteca Bernardini e a Palazzo Comi.
Per Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia:“Una sera d’estate di grande musica nella piazza in cui ha vissuto uno dei più grandi intellettuali pugliesi del Novecento: ci sembra una speciale occasione per stare insieme, per immergerci in un’atmosfera preziosa di dialogo tra le arti. È questa la nostra idea di politica culturale: valorizzare i luoghi e le storie, raccontarli attraverso le professionalità del nostro territorio, consentendo a tutti di immergerci in un clima irripetibile, poetico”.
“I luoghi simbolo della letteratura salentina, le note dell’Orchestra OLES: Lucugnano ospiterà una serata capace di emozionare. Ed è proprio questo l’obiettivo della Provincia di Lecce nel solco della valorizzazione del patrimonio. Siamo consapevoli di aver intrapreso un percorso lungo e certamente difficile, ma l’idea di poter dare a Palazzo Comi il giusto riconoscimento di casa della cultura è e rimarrà l’obiettivo della nostra Amministrazione” ha aggiunto Stefano Minerva, Presidente della Provincia di Lecce. “Il mio ringraziamento va all’associazione Tina Lambrini, da sempre impegnata nella tutela e nella valorizzazione dell’immenso patrimonio di Casa Comi”.
Profili biografici
Nato a Tirana, Shkurtaj inizia a studiare Fisarmonica, Composizione e Musica Elettronica, terminando a Lecce, dove arriva nel 1991. Qui incontra il jazz e la musica salentina, di cui diviene raffinato interprete assieme ai Ghetonìa, e porta la musica balcanica con Opa Cupa, gli stessi Ghetonìa e i suoi Talea. Nel frattempo intensifica l’attività di composizione di musica contemporanea e improvvisata, scrivendo per l’Orchestra della Fondazione ICO di Lecce e incidendo Gestures and zoom (Slam, 2012), con il suo trio, e due album in piano solo (Mésimer, 2012 e Feksìn, 2014) prodotti dall’etichetta salentina AnimaMundi, in cui rilegge la tradizione salentina e albanese tra avant jazz e contemporanea. Nel 2014 presenta la sua opera da camera Katër i radës. Il naufragio alla Biennale di Venezia, su commissione della stessa, riscuotendo un grande successo.
Eliseo Castrignanò, dopo anni di esperienza come pianista collaboratore e maestro del coro in diversi teatri del mondo, ha studiato direzione d’orchestra con maestri di fama internazionale a Milano, Firenze e Copenhagen. Ora si dedica costantemente alla direzione, occupandosi indistintamente sia del repertorio operistico che sinfonico, collaborando con orchestre e solisti di fama internazionale. In qualità di direttore ospite ha diretto l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra della Provincia di Bari, l’Orchestra Rudiae, l’Orchestra Nuova Cameristica di Milano, l’Orchestra Vincenzo Galilei di Fiesole, l’Orchestra della Magna Grecia di Taranto, la Florence Symphonietta di Firenze, la Danish Radio Symphony Orchestra di Copenhagen, l’Orchestra della Radio di Atene, la Kapu Bandi Orchestra di Helsinki, l’Orchestra Sinfonica di Bourgas. Collabora regolarmente con l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento, con programmi che spaziano dalla musica sinfonica al balletto, dalla lirica alla musica da film.