TAVIANO (Lecce) – La Procura di Lecce ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte di Pasquale Rainò, 73enne di Taviano deceduto all’ospedale Civile di Tricase otto giorni dopo aver subito un intervento chirurgico di routine.
Il pubblico ministero Alberto Santacatterina ha affidato l’accertamento ai propri consulenti tecnici, dottori Alberto Tortorella e Girolamo Portaccio, mentre per i familiari, assistiti da Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato in malasanità, era presente il dottor Alessandro Bocchini in qualità di consulente medico di parte.
Gli esiti dell’accertamento saranno resi noti entro 60 giorni.
L’uomo era stato ricoverato e sottoposto il 23 settembre a un intervento per problemi di incontinenza, operazione di routine che sembrava ben riuscita, tanto che la sera stessa Rainò aveva chiamato i familiari, impossibilitati a vederlo a causa dei protocolli sanitari imposti dall’emergenza sanitaria, rassicurandoli di stare bene.
Anche nei giorni successivi erano seguite numerose chiamate, tutte rassicuranti, fino a quando è stato lo stesso ospedale a contattare i familiari, comunicando l’improvviso aggravarsi delle condizioni di salute del proprio caro, costretto addirittura al ricovero nel reparto di rianimazione. Il 1° ottobre, poi, una nuova chiamata li ha informati che nella notte le condizioni si erano ulteriormente aggravate, tanto da rendere necessaria anche una procedura di rianimazione tramite defibrillatore. Poco dopo, l’ultima telefonata nella quale, purtroppo, è stato comunicato il decesso.
“Attendiamo i risultati dell’autopsia per fare chiarezza su quanto accaduto – sottolineano Giacomo Corvino e Luciana Leone, responsabili della sede Giesse di Francavilla Fontana – I familiari del signor Rainò, entrato in ospedale per una semplice operazione di routine, non l’hanno più potuto riabbracciare e chiedono ora, a gran voce, che sia fatta piena chiarezza su quanto accaduto”.
I funerali si terranno questa sera presso la Chiesa Beata Vergine Maria Addolorata di Taviano alle 17.00.