UGENTO (Lecce) – Divampano le fiamme sull’auto di uno dei gestori dello stabilimento balneare e l’incendio rischia di raggiungere la vicina pineta, ma i vigili del fuoco riescono a spegnere il rogo prima che possa arrecare ulteriori danni.
È accaduto nella notte a Torre San Giovanni, una delle marine di Ugento, dove le fiamme hanno avvolto e distrutto completamente il fuoristrada di un 38enne di Casarano, titolare dello stabilimento balneare “Malibù”, che sorge in contrada Fontanelle.
L’auto si trovava proprio nei pressi del lido, quando è divampato l’incendio, che ha interessato anche qualche albero.
Lanciato l’allarme al 115, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento provinciale di Gallipoli, che hanno provveduto a spegnere il rogo, riuscendo a limitare i danni ad evitare che lo stesso potesse raggiungere i vicini alberi di pino e costituire pericoli per le numerose strutture ricettive che sorgono nei dintorni.
Sul posto, per le indagini, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Ugento. Presenti anche i volontari della locale protezione civile. Gli investigatori dell’Arma non escludono che l’incendio sia stato appiccato volontariamente.
I titolari del lido Malibù, tuttavia, fanno sapere tramite il loro legale di fiducia, l’avvocato Andrea Cera, che con ogni probabilità si tratterebbe di autocombustione dovuta allo scoppio della batteria dell’auto della proprietaria del lido, parcata in loco da 2 mesi.