GALATONE (Lecce) – Prima in carcere e poi domiciliari e nonostante si trovasse in custodia cautelare avrebbe beneficiato del reddito di cittadinanza per circa sei mesi. G.R., 51enne di Galatone, era atteso nella giornata di martedì 28 giugno dinanzi alla gup Laura Liguori per l’udienza preliminare ma il processo è stato rinviato per il concomitante sciopero degli avvocati.
Dalle indagini è emerso che l’uomo avrebbe presentato domanda per ottenere il reddito di cittadinanza il 10 novembre del 2020 “omettendo di dichiarare di essere sottoposto a misura cautelare personale”.
Questo perché il 26 febbraio sempre del 2020 era stato sottoposto a misura cautelare carceraria con un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Lecce poi tramutata con i domiciliari a partire dal 4 agosto del 2020, misura ancora in atto quando G.R. ha presentato la richiesta di ammissione al beneficio intascando, di fatto, da dicembre 2020 a maggio 2021 oltre 6mila e 300 euro. A difendere l’imputato, l’avvocato Francesco De Giorgi.