PUGLIA – Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, in un’intervista rilasciata al direttore Gaetano Gorgoni, che sarà pubblicata domani integralmente sull’Eco di Bergamo, ha spiegato che non è ancora completo il passaggio dalla pandemia all’endemia: è per questo che si è scatenata questa nuova ondata di luglio. Ciononostante la situazione ospedaliera resta sotto controllo. Secondo Sileri non ci saranno nuove restrizioni, ma bisognerà attendere l’autunno per capire se ci saranno varianti più aggressive. Dal sottosegretario alla Salute giungono novità sui vaccini. “La quarta dose, o meglio il secondo booster, è già oggi fortemente raccomandato per tutte le persone di età superiore a 80 anni o con condizioni di fragilità – spiega Sileri – Purtroppo solo il 20% di queste persone ha già fatto la quarta dose, il che mette il restante 80% a rischio di contrarre forme più severe della malattia, soprattutto in una situazione come quella attuale nella quale c’è una elevata circolazione virale. La quarta dose per queste persone può veramente fare la differenza”. Saranno i dati epidemiologici a dirci se consigliare il vaccino a specifiche fasce d’età in autunno. Sileri afferma che non sarà necessario renderlo obbligatorio, ma persuadere i fragili e gli anziani a farlo. La quarta dose è stata fatta solo da un 20% degli aventi diritto: un dato inquietante secondo il sottosegretario, perché esporrebbe l’80% a forme di malattia grave.
IL BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO
In Puglia, con 26.646 (ieri 32.527) test eseguiti e 8.559 (ieri 11.642) nuovi casi, l’indice dei positivi scende al 32,12% rispetto al 35,71% di ieri.
Si registrano 3 decessi rispetto ai 10 di ieri, a 0 di lunedì, ai 14 di domenica, ai 6 di sabato e venerdì, ai 7 di giovedì, ai 6 di mercoledì.
Con 2.000 nuovi casi (ieri 2.742) la provincia di Lecce è sempre al secondo posto fra le province pugliesi.
Complessivamente i ricoverati salgono da 398 a 431 (+33), mentre gli attualmente positivi salgono da 64.986 a 69.564 (+4.578).
Dei 431 ricoverati, 414 (ieri 380,+34) sono in area non critica, mentre 17 (ieri 18, -1) sono in terapia intensiva.