Salento – Alessandro Nestola, coordinatore di Azione, settore sanità e Paolo Greco, coordinatore provinciale di Azione, questa volta sollevano la questione sulla Pet-Tac e dei problemi ad essa connessi. “L’odissea della PET a Lecce continua, senza azioni risolutive. Lo diciamo da mesi: da febbraio la provincia è sprovvista di PET pubblica, con pazienti che vengono dirottati a Brindisi e Taranto. È di queste ore l’ipotesi del noleggio di una PET mobile per ovviare al problema.
Diciamo subito che non siamo sfavorevoli a soluzioni che intendano recuperare il ritardo accumulato in questi 3 mesi di stop, ma chiediamo se quella di portare i pazienti in un camion parcheggiato sia quella più dignitosa.
Ci dobbiamo aspettare anche le scuse per questo? Cosa è stato fatto per evitare tutto ciò? Perchè le soluzioni non mancano, basterebbe copiare quanto avviene in altre Regioni. Perché quello di una PET rotta non è il primo caso in Italia…
Ad esempio, la ASL Torino 5 ha tamponato una situazione analoga accordandosi per l’utilizzo, ad un costo molto competitivo, della PET di un istituto provato da parte dei medici del proprio reparto ospedaliero.
A Lecce ci risulta che l’operatore privato convenzionato abbia fatto una analoga proposta alla ASL…cosa si sta aspettando a dire di sì per affrontare al meglio questa fase transitoria che ci auguriamo duri il meno possibile?!?
Viene il sospetto che con la ‘scusa’ della PET rotta si voglia ridurre il numero delle prestazioni annuali a carico del servizio pubblico per risparmiare sulla salute delle persone”.