LECCE – Con la stagione estiva già partita e i turusti che si sono già riversati sulle nostre spiagge, si torna a parlare del problema zanzare, soprattutto nelle marine. Oggi, in commissione ambiente, se ne è discusso alla presenza dei responsabili della disinfestazione. Si partirà con la distribuzione di centinaia di kit per i privati. Le zanzare sono un problema igienico sanitario per tutta una serie di motivi: possono anche scatenare allergie, veicolare agenti patogeni e diversi virus. Questi insetti depongono le uova nell’acqua e si adattano benissimo all’ambiente urbano: vasche, fontane, caditoie, canali, sottovasi che accumulano acqua e altri luoghi umidi sono ideali per la loro proliferazione delle zanzare. Nelle marine come Spiaggiabella le zanzare sono una vera emergenza. È necessario combatterle in maniera risoluta. Il Comune sta agendo con una “lotta integrata”, che consiste nel coinvolgere la popolazione attraverso alcuni kit per impedire la proliferazione estiva di questi insetti riducendo i “focolai larvali”.
La ditta incaricata ha dichiarato che su questo fronte sta provvedendo con giornate di sensibilizzazione della popolazione nelle marine leccesi. Da marzo a ottobre sono stati programmati 11 “interventi larvicidi” a Lecce: in estate dovrebbero essere messi in atto ogni 15 giorni. “Perché distribuiamo kit se Lecce è una giungla che dev’essere prima bonificata?” – attacca Andrea Pasquino. “Andare dietro allo sfascio delle erbe, con le piogge che ci sono state, non è stato facile” – ha replicato il presidente Giovanni Occhineri. Tra le armi naturali contro le zanzare ci sono anche i pipistrelli.
“A fronte della solita propaganda dell’amministrazione, che annuncia la distribuzione ai cittadini di ‘kit anti zanzare’, si sono evidenziate le svariate mancanze del governo cittadino che hanno consentito e agevolato il proliferare delle stesse: verde pubblico abbandonato a se stesso, ciclo antilarvale non eseguito per tempo, accumuli di alghe nella marina di San Cataldo, e chi più ne ha più ne metta – afferma Gianpaolo Scorrano – Ma quel che è più grave è che la ditta incaricata dal Comune di Lecce per eseguire la disinfestazione si sia aggiudicata l’appalto, a scapito di altri partecipanti, sulla scorta di una dichiarazione di utilizzo di macchine e macchinari a ‘emissioni zero’ e della relativa attribuzione di punti di premialità. Il sottoscritto ha prontamente denunciato che, invece, così non è, e che a tutt’oggi vengono utilizzati attrezzature e mezzi inquinanti, di vecchia generazione e non certamente elettrici, così com’è stato candidamente ammesso nel corso dei lavori della commissione odierna da parte del Rup. Un fatto di una gravità inaudita che di per sè basterebbe a rendere nullo il contratto in esame, con la relativa e doverosa emissione di un nuovo bando pubblico. Incredibilmente, però, nessuno dice nulla al proposito e l’amministrazione tira dritto per la propria strada, così come è abituata a fare. È questa, dunque, la trasparenza tanto sbandierata? A pensar male si male si rischia di far peccato, ma spesso ci si azzecca. Il caso finirà, comunque, all’attenzione della commissione XI di Controllo presieduta dallo scrivente”. Natalia Mariano Mariano, dai banchi della maggioranza mette sul banco degli imputati il cambiamento climatico, che avrebbe prodotto un aumento degli insetti: “Il kit è un’importante novità – ha puntualizzato – L’anno scorso dicevamo che non era giusto che il proprietario di una villetta in campagna non avesse la disinfestazione nel suo giardino: quest’anno abbiamo provveduto. L’amministrazione ha fatto uno sforzo per aiutare i privati. Insieme all’aumento degli uccelli che si cibano delle zanzare si stanno facendo tutti gli interventi necessari, unendo anche l’azione dei kit”. Gabriele Molendini legge un articolo di sito online del 2014, che parla dell’allarme zanzare nelle marine leccesi per spiegare che si tratta di un “problema di lunga data”: “Nelle marine, zone attraversate da bacini e canali, la situazione non è di facile soluzione. È un problema che può essere contrastato, ma non risolto definitivamente”.
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE
“Nella commissione Ambiente di questa mattina, convocata con all’ordine del giorno l’attività di contrasto alla presenza delle zanzare in città, è emersa la questione dell’uso dei mezzi elettrici che la ditta appaltatrice del servizio di disinfestazione ha inserito nella proposta contrattuale fra le migliorie e che non sono ancora disponibili – spiega il presidente della Commissione Ambiente, Giovanni Occhineri –
Al netto dell’utilizzo politico che si può fare della questione, occorre precisare che la stessa ditta, al momento dell’avvio del servizio, aveva comunicato le cause del ritardo a dotarsi subito dei mezzi elettrici per via delle difficoltà, registrate da più parti in questo periodo, nell’approvigionamento della componentistica alla base del funzionamento di questi mezzi. Dovendo iniziare il servizio tempestivamente, la ditta ha deciso di avvalersi dei due mezzi elettrici già in suo possesso e di altri che non sono assolutamente obsoleti, come qualcuno ha sostenuto: sono mezzi Euro 5 ed Euro 6 in linea con le ultime restrizioni emissive disposte per legge.
Ci tengo ad aggiungere, nell’interesse del lavoro encomiabile degli uffici, che il servizio di disinfestazione antilarvale e adulticida nelle marine, come nel resto del territorio comunale, è partito fra marzo e aprile, esattamente quando era previsto partisse, e che quest’anno continuerà fino ad ottobre, visto che ci troviamo, peraltro, di fronte ad una stagione anomala caratterizzata da frequenti acquazzoni che non aiutano, certo, nella lotta contro le zanzare”.