PARABITA (Lecce) – Chiude i propri conti con la giustizia patteggiando 9 mesi di reclusione (con il beneficio della pena sospesa e della non menzione) Dario Marchetti, il 25enne di Parabita, arrestato sabato scorso dopo un rocambolesco inseguimento con i carabinieri di Melissano lungo la statale 274. Il giovane è stato giudicato per direttissima davanti alla giudice della prima sezione penale del Tribunale di Lecce, Maddalena Torelli con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. La difesa, rappresentata dall’avvocata Rita Ciccarese, ha concordato la pena con la pm Maria Vallefuoco e il giovane ha potuto lasciare cosi il carcere tornando in libertà.
Il giovane si trovava alla guida di una Fiat Punto (risultato poi positivo alla cocaina) e per sfuggire ad un controllo, alla vista della gazzella dei carabinieri, ha iniziato a pigiare forte sull’acceleratore nel tentativo di seminare i militari. Ha così un’avventata inversione a U andandosi a scontrare con una Ford Escoort che procedeva nell’opposto senso di marcia. Marchetti è così finito sul guard rail. ha abbandonato l’auto cerando di fuggire a piedi ma è stato raggiunto dai carabinieri. E il giovane ha reagito con violenza. Calci e pugni e un’aggressione in piena regola nei riguardi di uno dei due militari ferito con un calcio al fianco e un morso al braccio provocandogli lesioni giudicate guaribili in un mese. Anche la donna, alla guida dell’auto, è dovuta ricorrere alle cure del 118, ma fortuntatamente per lei la prognosi è stata di 7 giorni.
Durante l’udienza di convalida, il giovane ha chiesto scusa alla donna e al militare spiegando di aver cercato di sfuggire al controllo per paura di incassare una multa perché si trovava al volante senza cintura di sicurezza e con la patente spezzata. Ad ogni modo, nei confronti del giovane è stato aperto un fascicolo per possesso di un piede di porco nel bagagliaio della sua auto.