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Si collegava a siti pedopornografici dalla postazione di lavoro: tecnico informatico condannato a oltre 4 anni

F.Oli.

SALENTO – Dalla postazione di lavoro accendeva il computer e si collegava su siti pedopornografici. Si era inserito in una rete di pedofili con i quali condivideva video e foto raccapriccianti ma l’ip dal quale si connetteva è finito nei controlli di polizia. Un 54enne, originario della Gran Bretagna, raggiungeva saltuariamente il Salento dove lavorava per alcuni giorni alla settimana per conto di un’azienda di software. Un tecnico informatico anche molto bravo, esperto ci computer davanti ai quali, però, avrebbe anche fatto altro. Per mesi, nel 2016.

Ora, è irreperibile. E da irreperibile è stato giudicato e condannato a 4 anni e 4 mesi dai giudici della prima sezione penale (Presidente Annalisa De Benedictis) con le accuse di pornografia minorile e detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. A mettere in moto le indagini è stata una segnalazione arrivata da Bruxelles e poi confluita in Italia, a Torino per la precisione. Il dipendente, durante le ore di lavoro, si collegava sui siti. Ed è stato “intercettato”. Non è stato facile risalire a chi avesse effettuato gli accessi. Gli agenti della polizia postale hanno acquisito i registri delle presenze risalendo poi alla postazione da cui venivano eseguiti i collegamenti.

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Il grosso del materiale è stato sequestrato nella casa che l’uomo utilizzava quando arrivava in Salento: quasi 1000 immagini (995 per la precisione) in cui venivano ripresi ragazzini mentre erano impegnati a compiere atti sessuali. “Foto raccapriccianti, da far accapponare la pelle” racconta chi ha dovuto per ragioni di lavoro visionare quel materiale. Subito dopo il rinvio a giudizio disposto dalla giudice Cinzia Vergine, è stata emessa la sentenza che prevede che l’imputato venga interdetto in perpetuo dai pubblici uffici attinenti alla tutela, curatela ed all’amministrazione di sostegno, dai pubblici uffici per cinque anni e e in perpetuo da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni ufficio in strutture frequentate da minori.

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