LECCE – Il consigliere Giorgio Pala rilancia il terzo polo come ago della bilancia e non esclude la corsa solitaria in una città dove è previsto il ballottaggio: “Qualcuno nelle ultime settimane, probabilmente spinto dalla legittima paura politica di non poter offrire ai cittadini un progetto elettoralmente valido, ha provato a mettere in dubbio la solidità della
visione di città di cui parliamo – scrivono in un comunicato i responsabili Giorgio Pala, Salvatore De Mitri e Tiziana Pastore – ‘Lecce Futura’, il nostro movimento nato oltre un anno fa, guarda
alla Lecce del futuro e con due liste scenderà in campo alle prossime elezioni comunali: l’unico
obiettivo è quello di offrire un rinnovamento della classe dirigente locale, delle prospettive politiche
leccesi, del modo di mettersi al servizio della cittadinanza. Non si rilancia una città puntando su
un’amministrazione come quella attuale che ha deluso, né si può pensare di ripartire soltanto dai
soliti volti: Lecce ha bisogno di una vera e propria scossa politica che solo noi saremo in grado di
dare.
Le nostre due liste civiche saranno formate da giovani, professionisti, imprenditori, commercianti, donne e uomini che non vivono di politica ma che la vedono come una missione per migliorare Lecce. Le nostre liste, inoltre, saranno le uniche in cui ogni candidato potrà giocare la sua partita, libero da vincoli politici o da consiglieri uscenti con un posto blindato: solo
candidandosi con noi un cittadino potrà avere la reale possibilità di essere eletto e dunque l’onore di rappresentare la propria Città in Consiglio Comunale. Noi di ‘Lecce Futura’ abbiamo sposato
con convinzione il progetto della ‘Terza Via’ come incubatore di idee e di stimoli per le due
coalizioni tradizionali e non escludiamo una candidatura autonoma con la scelta di un nostro
sindaco. Rimaniamo in attesa, alla fine di questo fine mese, dell’ufficialità dei candidati a sindaco
del centrodestra e del centrosinistra. Solo a quel punto, con forza e convinzione, valuteremo se
schierarci con la proposta politica più idonea, non escludendo una corsa in solitaria”.