TAVIANO (Lecce) – Taviano ricorda la Liberazione; con una celebrazione che è oramai appuntamento fisso di ogni anno dal 2018, introdotto nella Città dei Fiori dal Sindaco Tanisi e che non ha conosciuto interruzione neppure nell’ anno della pandemia. Un programma che prevede il ritrovo nei pressi della Casa Comunale, in piazza del Popolo, alle ore 19,00, delle autorità civili e militari e a seguire il corteo, accompagnato dalle note musicali della Banda Municipale di Taviano fino a piazza Don Luigi Antonazzo, dove vi sarà la benedizione della corona di alloro da parte del parroco Don Graziano Greco e la deposizione della stessa al monumento al carabiniere Martino Manzo, cittadino tavianese e martire della Resistenza e nel piazzale antistante l’ inizio della cerimonia civile . Dopo i saluti istituzionali del Sindaco e del Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il discorso commemorativo quest’ anno sarà affidato al magistrato Elsa Valeria Mignone, già procuratore della Repubblica aggiunto presso il Tribunale di Lecce, e alcune riflessioni saranno tenute dall’ assessore con delega alle associazioni Viviana Calzolaro, dalla consigliera con delega alle istituzioni scolastiche Paola Cornacchia, e ad alcuni alunni dell’ Istituto Comprensivo Statale nonché rappresentanti del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze. Come ogni anno, interverranno alla cerimonia, di cui la conduzione sarà a cura dell’ associazione ” Salento Ballet Art Studio”, l’ Associazione Alpini di Taviano, l’ Associazione Nazionale Marinai d’ Italia, l’ Associazione Arma Aeronautica, e il Gruppo Volontari di Protezione Civile della Città. ” Una festa che deve essere di tutta la comunità cittadina – tiene a sottolineare il primo cittadino Giuseppe Tanisi – in contrapposizione anche al bieco tentativo di qualcuno a strumentalizzarla e a renderla divisiva. È invece essa una festa che unisce perché espressione, a mutuare le parole del Presidente Mattarella, di una identità italiana ritrovata e rifondata dopo il fascismo. La lotta al nazifascismo, soprattutto nella nostra Taviano, che pure ebbe il triste primato di essere il primo comune fascista d’Italia, ha conosciuto momenti esaltanti e gesta eroiche di tanti nostri valorosi concittadini; e deve continuare a tradursi in un impegno morale di riscatto e di argine ad ogni scoria di violenza e di discriminazione ancora oggi. La Resistenza partigiana fu anzitutto un sussulto di coscienza civile, un anelito alla libertà e ad un sistema democratico forte e maturo, tanto nelle sue istituzioni quanto nella società, che di seguito ha permesso a tutti gli italiani di raggiungere risultati insperati in termini di sviluppo. Lungi dal fare di quegli eventi una narrazione mitologica decontestualizzata dalla Storia, a quegli ideali abbiamo tuttavia la volontà di ispirare la nostra condotta di cittadini; ai tanti che li hanno difesi, anche al prezzo dell’ estremo sacrificio, abbiamo il dovere di rendere onore; di quella pagina della nostra storia patria siamo impegnati a conservare memoria tramandando quei valori alle generazioni future. La naturale conquista di quel 25 Aprile fu la nostra Costituzione che sancisce i valori dell’ uguaglianza e della pace; è nostra responsabilità pertanto tutelare e perpetuare l’ inverarsi degli stessi nel nostro servizio alla nostra comunità”.
Taviano celebra il 25 aprile nel nome dell’ uguaglianza e della pace
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